Andrea Cozzolino |
L'eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino riconosce la vittoria di Vincenzo De Luca alle primarie campane del centrosinistra alla luce della convalida dei voti, ma pone una serie di problemi. «La nostra vittoria - spiega in una nota - è netta e schiacciante coprendo i 4/5 della Regione, mentre a Salemo città c'è stato il trionfo del suo leader. È evidente che si pone un primo grande problema politico: la leadership uscita dalle primarie resta fortemente territoriale». «È stata una grande Domenica democratica. Ha vinto la Campania» sottolinea Cozzolino. «I fatti - spiega l'eurodeputato - sono, quindi, che a Napoli e provincia abbiamo vinto in maniera netta su un avversario molto forte». L'eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino riconosce la vittoria di Vincenzo De Luca alle primarie campane del centrosinistra alla luce della convalida dei voti, ma pone una serie di problemi. «La nostra vittoria - spiega in una nota - è netta e schiacciante coprendo i 4/5 della Regione, mentre a Salerno città c'è stato il trionfo del suo leader. È evidente che si pone un primo grande problema politico: la leadership uscita dalle primarie resta fortemente territoriale». «È stata una grande domenica democratica. Ha vinto la Campania» sottolinea Cozzolino. «I fatti - spiega l'eurodeputato del Pd analizzando il voto delle varie province - sono, quindi, che a Napoli e provincia abbiamo vinto in maniera netta su un avversario molto forte, sostenuto da pezzi importanti del Pd. A Benevento e provincia la nostra affermazione è stata altrettanto netta. A Caserta ed Avellino ha prevalso De Luca di poco. Quindi, la nostra vittoria, sommando i risultati dei quattro capoluoghi e delle loro province, è netta e schiacciante coprendo i 4/5 della Regione, e attestandosi intorno ai novemila voti a nostro favore.
Invece, a Salerno città c'è stato il trionfo, ampiamente prevedibile, del suo leader. In provincia di Salerno c'è ancora un affermazione di De Luca netta ma proporzionalmente più contenuta. E evidente che si pone un primo grande problema politico: la leadership uscita dalle primarie resta fortemente territoriale. Sta a chi ha vinto saper affrontare e risolvere questo punto». Cozzolino rivendica la scelta delle primarie ostacolata da pezzi importanti del partito campano: «Sul piano politico - osserva - non è mai esistita una strada diversa da questa, anche per responsabilità di chi da una parte annunciava l'unità mentre dall'altra praticava una politica di veti impedendo nei fatti il raggiungimento di un processo unitario. Le grandi personalità in corsa alle primarie sono quelle intorno alle quali c'è il maggior consenso tra i cittadini». Cozzolino richiama, infine, l'attenzione sulla presenza di altre quattro grandi questioni: la crisi del gruppo dirigente campano del Pd; il programma, le alleanze, la questione giuridica che riguarda De Luca con la spada di Damocle della legge Severino. «La prima - elenca - è l'evidente crisi del gruppo dirigente del Pd campano. La stragrande maggioranza domenica è stata a casa dopo aver condotto una inconcludente battaglia contro le primarie, una minoranza ha sostenuto De Luca, Chi ha vinto saprà dare nuova linfa al Pd? La nostra opinione è che senza un grande, unito e forte Pd non si vada da nessuna parte. La seconda questione è il programma. La terza è il tema delle alleanze. Il vincitore, insomma, ha di fronte a se stesso molto lavoro. Noi faremo la nostra parte fino in fondo, al servizio della nostra comunità». «Infine - conclude Cozzolino - la più delicata e controversa delle questioni: la sostenibilità giuridica. Per una questione di stile, e non solo per questo, abbiamo più volte detto che spetta a De Luca e al Pd affrontarla».
Nessun commento:
Posta un commento