venerdì 12 dicembre 2025

Multe a Vico Equense: 175 mila euro da reinvestire nel 2026, ma con quali priorità?

Vico Equense - L'utilizzo dei proventi derivanti dalle multe stradali è da sempre un tema sensibile, capace di accendere il dibattito politico locale in tutta Italia, e Vico Equense non fa eccezione. La questione non riguarda se i soldi delle sanzioni vengano usati dal Comune (lo prevede la legge), ma piuttosto come e con quale trasparenza vengano destinati. La normativa italiana è chiara: i proventi delle multe per violazioni del Codice della Strada spettano all'ente accertatore (Stato, Regione, Provincia o Comune). In particolare, l'articolo 208 del Codice della Strada stabilisce che una quota (almeno il 50%) di questi introiti debba essere vincolata a specifici impieghi. Questi fondi devono finanziare interventi per la sicurezza stradale, la manutenzione delle strade, l'acquisto di mezzi e attrezzature per i Corpi di Polizia Locale, e progetti di potenziamento dei controlli, inclusi quelli notturni. La restante parte può essere destinata ad altre spese, ma sempre nell'ambito delle finalità previste dalla norma. Ogni anno, la giunta comunale è obbligata ad approvare un piano dettagliato di destinazione di questi fondi e a rendicontare il loro utilizzo ai Ministeri competenti. A Vico Equense, come altrove, il bilancio comunale include una voce di previsione per gli introiti da sanzioni. Per il 2026 l’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Aiello ha preventivato un gettito di 350 mila euro, (il 50 per cento di questa cifra ammonta a 175 mila euro) destinando i fondi a viabilità e polizia municipale, in linea con la normativa. È in questa fase di previsione e rendicontazione che si inserisce il dibattito politico. I gruppi di opposizione e i cittadini sollevano spesso il dubbio che l'elevato numero di multe (o l'uso intensivo di autovelox e telecamere) sia motivato più dalla necessità di "fare cassa" per tappare buchi di bilancio, che da reali esigenze di sicurezza stradale.

 

La polemica politica si concentra sulla trasparenza e sull'effettiva ricaduta degli investimenti sulla sicurezza dei cittadini. L'amministrazione, dal canto suo, ha sempre sottolineato la necessità di garantire il rispetto delle regole e di utilizzare le risorse per migliorare i servizi e le infrastrutture, come previsto dalla legge. Il "punto debole" per l'amministrazione e il "punto di forza" per l'opposizione risiede nella rendicontazione: la legge impone di rendicontare, ma i dettagli su quali strade siano state riparate, quanti agenti stagionali siano stati assunti o quali specifici progetti di sicurezza siano stati finanziati non sono sempre immediatamente evidenti al cittadino comune. Il cittadino, in definitiva, vuole la certezza che i propri soldi, versati a causa di un'infrazione, tornino indietro sotto forma di strade più sicure e non finiscano in rivoli oscuri del bilancio comunale.

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