domenica 9 agosto 2015

Boschi a fuoco torna la paura sulle colline

Decine i roghi sul Vesuvio in Costiera e nel Nolano distrutti decine di ettari 

Fonte: Nello Fontanella e Antonino Siniscalchi da Il Mattino

Sorrento - Inferno di fiamme. Lingue di fuoco avvolgono da diversi giorni il patrimonio boschivo in Campania con ettari ed ettari di bosco in fumo in tutta la regione Campania. Campania che alla data del 31 luglio ha raddoppiato superato tutti i numeri relativi alle richieste di soccorso con mezzi aerei nazionali degli ultimi tre anni messi insieme. Dalla Penisola Sorrentina, agli Astroni; dalla Foresta di Roccarainola al Faito. Cilento, Monti Piacentini e Casertano: a detenere il "primato negativo" degli incendi boschivi è proprio la regione Campania. Alla data del 31 luglio infatti, sono stati censiti circa tremila incendi per spegnere i quali sono state effettuate 113 missioni di mezzi aerei nazionali, rispetto alla sola missione dello stesso periodo dello scorso anno; alle cinque del 2013 e alle sessantasei del 2012. Migliaia di lanci di acqua e milioni di liquido estinguente. A questi numeri vanno aggiunte le missioni della flotta aerea regionale, i sette elicotteri che in questi ultimi giorni sono costantemente all'opera dall'alba alle effemeridi. Particolarmente delicata la situazione in Penisola sorrentina dove i boschi e la tipica macchia mediterranea sono stati flagellati dagli incendi. Giovedì sera il fuoco, innescato nella zona della Malacoccola, ha lambito anche la pineta delle Tore, tra Sorrento e Sant'Agata sui due golfi, uno dei «polmoni verdi» più grandi della costiera. Le fiamme si sono sviluppate poco prima di mezzanotte, quindi in un orario in cui il caldo e la luce del sole non possono provocare incendi: un indizio che non lascia dubbi sull'origine dolosa del disastro.


Per spegnere le fiamme è stato necessario l'intervento della Protezione civile e dei vigili del fuoco. L'incendio sulle Tore segue di due giorni quello che ha distrutto diversi ettari di boschi tra la stessa zona della Malacoccola e punta Sant'Elia, a Sant'Agnello. Scatenatosi anche stavolta in tarda serata, il rogo si è esteso fino alla zona di Vorrà sfiorando le abitazioni. Per spegnerlo la Protezione civile, i vigili del fuoco e i mezzi della Regione hanno impiegato quasi 24 ore. Ad aprire la stagione dei roghi era stata Tordigliano, località della costiera amalfitana tra Vico Equense, Piano di Sorrento e Positano. Qui, il 27 luglio scorso, le fiamme avvolsero un'area boschiva a ridosso della statale 163. Nella stessa serata un altro incendio aveva divorato una parte di Marina del Cantone, a Massa Lubrense. Chiara l'origine dolosa dei roghi: in entrambi i casi si sono sviluppati in tarda ora e in zone impervie alle quali si accede prevalentemente a piedi. Sulle alture del Faito sono all'opera gli agenti del Corpo forestale dello Stato di Napoli con attività di polizia giudiziaria finalizzata all'individuazione dei piromani o comunque degli incendari. «Stiamo lavorando» dice il Comandante provinciale della forestale Angelo Marciano. Di più non si sbottona sulle indagini in corso. Ma aggiunge: «l'impennata si è avuta a metà luglio e la macchina organizzati va di spegnimento è partita con ritardo».

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