mercoledì 26 agosto 2015

«Inquinamento a Sorrento? Rotture e abusi»

Il sindaco Giuseppe Cuomo: «Una condotta fuori uso. E un condominio sversava illegalmente in un vallone. Danno gravissimo ma adesso i livelli stanno tornando normali e presto rientrerà l'emergenza balneazione» 

Fonte: Gimmo Cuomo da Il Corriere del Mezzogiorno 

«Beh, sì, insomma il problema c'è stato, negare serve a poco: la condotta si è rotta ed è avvenuto lo sversamento. Il fatto è che notizie come quella dei valori alterati del mare di Sorrento e del conseguente, temporaneo, divieto di balneazione fanno il giro del mondo e determinano un danno d'immagine notevole alla nostra economia». Non fa troppi giri di parole il sindaco Giuseppe Cuomo che prende anche le distanze anche dalla tendenza, diffusa in tutte le località turistiche, di cercare, in caso di incidenti, di far scomparire la polvere sotto il tappeto. «Devo riconoscere che in questo caso proprio una notizia tanto negativa ci ha spinti a rimboccarci le maniche e a intervenire su tutte le strutture a rischio. Se non ci fosse stato l'incidente probabilmente oggi continueremmo a sottovalutare il problema, che però, ci tengo a precisarlo, non va nemmeno sopravvalutato». Ma in cosa consiste la reazione annunciata dal primo cittadino? Ieri mattina Cuomo con i tecnici comunali ha incontrato i responsabili locali della Gori, la società che gestisce il ciclo delle acque nell'Ato 3 Sarnese- vesuviano. Primo punto fermo: proseguire e incrementare l'attività di monitoraggio della rete cittadina. A questo proposito il sindaco rivela un particolare clamoroso. «Sabato scorso si è scoperto che un intero condominio della centralissima via degli Aranci, sversava i liquami nel condotto delle acque bianche». È scattata la denuncia. Nel programma concordato tra il Comune e la Gori anche gli interventi su quei tratti di rete fognaria nei quali, in caso di rottura di una tubatura, è molto alto il rischio di confluenza delle acque nere in quelle bianche. In calendario anche un incontro di tutti i sindaci della Penisola.
 
Secondo il cronoprogramma della Regione alla fine dell'anno dovrebbe finalmente entrare in funzione il depuratore di punta Gradelle che raccoglierebbe i reflui di tutti i comuni dell'area. L'obiettivo è adottare le misure per fare in modo che nell'impianto, tarato per il trattamento delle acque nere, arrivi una quantità minima di acque bianche. Per il turismo sorrentino l'estate in corso è considerata da record. La stagione si protrarrà fino alla fine di ottobre. Non c'è il timore che un'altro nubifragio possa determinare un'altra rottura nel fragile sistema fognario cittadino con le inevitabili ripercussioni sulla balneabilità? «In teoria - ammette Cuomo - il rischio c'è sempre. Ma lo sversamento in mare degli scorsi giorni è avvenuto soltanto perché la rottura della condotta si è verificata nella zona a valle dell'impianto. In caso di rottura nel tratto a monte ci sarebbero almeno un paio di giorni di tempo per evitare sversamenti in mare». Buona volontà, ottimismo e scaramanzia a Sorrento marciano insomma a braccetto. Negli scorsi giorni dopo i divieti di balneazione decretati sulla base delle analisi dei campioni di acqua effettuati dall'Arpac, il presidente regionale di Federalberghi Campania Costanzo Iaccarino ha duramente contestato la decisione di effettuare i prelievi subito dopo il nubifragio che ha mandato m tilt il sistema fognario. E ha annunciato di aver commissionato a sua volta analisi private. «I riscontri - annuncia ora l'imprenditore - indicano che nell'area degli stabilimenti balneari l'acqua è pulita. E questo per noi è il dato più interessante. In prospettiva chiediamo alla Gori di rispettare i tempi di entrata in funzione del depuratore di punta Gradelle e di effettuare adeguata manutenzione della rete fognaria, per evi Permessi e divieti Qui sotto, i Bagni della Regina Giovanna, storica località balneare di Sorrento dove la balneazione è tuttora consentita In basso a destra, la mappa delle aree interdette della Penisola Sorrentina tare che episodi come quello degli scorsi giorni finiscano per penalizzare la nostra immagine nel mondo».

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