Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Sant’Agnello - E sono tre. Dopo la spiaggia del Purgatorio a Meta e quella di Marina Grande a Sorrento, il divieto di balneazione scatta anche nel golfo del Pecoriello di Sant'Agnello (nella foto). Il sindaco Piergiorgio Sagristani ha firmato l'ordinanza anti-tuffi dopo i risultati negativi dei test effettuati dall'Arpac mercoledì scorso. L'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ha eseguito cinque prelievi di acqua di mare all'interno del golfo del Pecoriello, poi 50 metri a destra e infine 100 metri a sinistra dell'insenatura. Le analisi, subito definite «dati choc», hanno rilevato un livello di batteri superiore ai limiti di legge solo all'interno del golfo, giudicando quel tratto di mare «temporaneamente non idoneo alla balneazione». Questo ha spinto il sindaco Sagristani a vietare i tuffi nella baia in attesa dell'esito dei successivi esami chimico-batteriologici. «La salute pubblica è il primo valore da tutelare - sottolinea il primo cittadino - Ho già allertato le autorità competenti per segnalare un problema che si ripete ciclicamente». Sagristani ha contattato la Capitaneria di porto e i vertici della Gori, la società che gestisce il servizio idrico in penisola sorrentina e in buona parte della provincia di Napoli, per sollecitare controlli sulla rete fognaria. Il boom di batteri fecali, d'altra parte, non lascia dubbi: in concomitanza di piogge abbondanti le condotte vanno in sovraccarico e, per evitare che le fogne scoppino, scatta il sistema del «troppo pieno». Risultato? A mare finiscono sia l'acqua di pioggia sia l'acqua di fogna. A rendere ancora più grave la situazione sono il terreno trascinato a mare dagli acquazzoni, senza dimenticare gli scarichi abusivi.
Già ad aprile scorso il golfo del Pecoriello era finito nel mirino del Wwf che aveva denunciato la fuoriuscita di liquami fognari direttamente m acqua. Sul punto la posizione di Sagristani è chiara: «Da mesi stiamo controllando e perseguendo i privati che sversano il contenuto dei pozzi neri negli alvei dei torrenti che scendono a mare. Continueremo a farlo, forti della rinnovata sensibilità che oggi c'è sul tema della pulizia delle acque». Mentre sembra rientrata nella normalità la situazione al largo della Marinella di Sant'Agnello, ancora nessun divieto di balneazione scatta a Sorrento e a Massa Lubrense. Nella città del Tasso l'ordinanza anti-tuffi vige da due mesi sul lato est di Marina Grande, dove le ultime analisi effettuate dall'Arpac hanno confermato livelli altissimi di batteri. Negli ultimi giorni, dati-choc sono arrivati anche per Marina Piccola. Dal Comune, però, fanno sapere che il sindaco Giuseppe Cuomo attenderà i risultati di ulteriori test prima di firmare il secondo divieto di balneazione. Stesso discorso a Massa Lubrense. Qui il sindaco Lorenzo BalduceUi ha chiesto all'Arpac di effettuare al più presto le controanalisi sui campioni d'acqua prelevati pochi giorni fa a Puolo. Da piazza Vescovado, comunque, trapela un cauto ottimismo. E infine, la spiaggia del Purgatorio di Meta, dove il divieto di balneazione resta in vigore da due mesi. Nelle ultime ore il sindaco Giuseppe Tito ha disposto la pulizia del rivo Lavinola e chiesto all'assessore regionale all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola, un incontro urgente. Obiettivo: sbloccare i fondi per mettere in sicurezza il vallone e ottenere un adeguamento della rete fognaria.
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