martedì 22 dicembre 2015

Vitalizi alla Regione

Nel mirino i parenti 

Fonte: Gimmo Cuomo da Il Corriere del Mezzogiorno 

Napoli - Riparte la crociata contro i privilegi della casta politica regionale. Nel mirino finiscono ora i parenti degli ex consiglieri defunti che continuano a percepire il vitalizio. A sollevare la questione un articolo pubblicato da «La Città» di Salemo nel quale si forniscono le cifre del fenomeno. I beneficiari del vitalizio sarebbero attualmente 184. A questi però si devono aggiungere mogli o figli di altri 59 consiglieri scomparsi. Undici milioni lordi di euro, il peso per la cassa della Regione, 1,7 a causa della reversibilità delle erogazioni. In realtà i vitalizi per i consiglieri sono stati cancellati con la legge 38 del 24 dicembre 2012 che all'articolo 3 recita: «A decorrere dal primo gennaio è soppresso l'istituto dell'assegno vitalizio previsto dalla legge regionale 13 del 1996». Naturalmente i componenti del Reversibilità Vitalizi alla Regione Nel mirino i parenti parlamentino regionale sono stati esentati dal versamento dei relativi contributi. In precedenza, con legge regionale 18 del io novembre 2011, il Consiglio, sotto la spinta della pubblica opinione, aveva giù varato un'altra significativa sforbiciata ai propri privilegi prevedendo la sospensione del vitalizio «qualora il titolare dell'azienda venga eletto al Parlamento europeo, al Parlamento nazionale o ad altro Consiglio regionale». L'offensiva contro i privilegi residui è portata avanti dal M5S. «È vero - chiede la capogruppo Valeria Ciarambino - che per legge i nuovi vitalizi sono stau aboliti, ma perché lasciare in piedi quelli passati?». E Francesco Emilio Borrelli, rappresentante dei Verdi nell'aula del Centro direzionale, annuncia: «Ho preparato una proposta di legge regionale che elimini la reversibilità verso i parenti dei consiglieri morti». La questione si giocherà in punta di diritto. Decisiva la qualifica dei vitalizi come pensione, e come tali intangibili, o come indennità, in teoria sopprimibili.

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