martedì 29 dicembre 2015

Peppe Barra e "La cantata dei pastori"

Fonte: Costanza Martina Vitale da Le Cronache

Piano di Sorrento - Per la rassegna “Teatrinvito” al Delle Rose della città carottese, arriva il giorno 6 gennaio un classico intramontabile della tradizione natalizia napoletana: “La cantata dei pastori”. Ad interpretarla un maestro della scuola teatrale napoletana, Peppe Barra. Si tratta del maggiore successo degli ultimi decenni della tradizione natalizia partenopea che dalla metà degli anni ‘70 del secolo scorso conquista le platee teatrali di tutto il mondo e di ogni età. Una “macchina” fantastica e fiabesca che attinge al sapere centenario di una cultura della scena tra le più popolari e radicate dell’Occidente quale è quella delle sacre rappresentazioni della tradizione partenopea. Nel libero adattamento di Peppe Barra e Paolo Memoli dall’opera di Andrea Perrucci del 1698, “La Cantata dei Pastori” è il racconto del viaggio di Giuseppe e Maria da Nazareth a Betlemme accompagnati dalla coppia di “napoletani, Razzullo e Sarchiapone. Sono loro i protagonisti dell’intera vicenda, testimoni del cammino dei due poveri viandanti ostacolato dalle potenze del male che vogliono impedire la nascita di Gesù, ma che verranno sconfitte dall’Arcangelo Gabriele. In scena un’irresistibile Peppe Barra nel ruolo di Razzullo, lo scrivano napoletano dalla fame atavica inviato in Palestina per il censimento della popolazione, accompagnato da Teresa Del Vecchio nei panni di Sarchiapone, ex barbiere squinternato fuggito da Napoli, omicida per pura distrazione.
 
Questa produzione storica di successo del teatro della musica a Napoli si è aggiudicata nel 2004 il prestigioso premio “Eti - gli Olimpici del Teatro” come migliore commedia musicale, anche grazie all’apporto delle belle scene di Lele Luzzati, che così ha firmato uno dei suoi ultimi lavori. I costumi di Annalisa Giacci. Una storia del passato che l’affamato Razzullo e il distratto omicida Sarchiapone affrontano qui con gli espedienti e l’esperienza dei nostri giorni, forse a volerci ricordare che, ieri come oggi, per gli sventurati e i deboli, la giostra della vita gira uguale e immuta. Questo è il terzo appuntamento della rassegna teatrale proposta dai direttori del Teatro Delle Rose Carmen Mascolo e Antonio Mirone, dopo la rappresentazione eduardiana di “Non ti pago” e la commedia portata in scena da Carlo Buccirosso. Un successo assicurato che, oltre i 300 abbonati, vede già un folto pubblico prenotato in platea per lo spettacolo dell’Epifania.

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