Escursione sul caicco nella costiera sorrentina per raccogliere fondi che verranno interamente
destinati ai lavori di completamento della casa per le studentesse a Koupéla in Burkina Faso
Castellammare di Stabia -“Dinanzi a tanta povertà, una povertà che spesso diventava miseria, non potevamo chiudere gli occhi, non era possibile far finta di niente. La Provvidenza ci ha aveva mandato in Burkina Faso e lì dovevamo rimanere”. Don Silvio ricorda così il primo viaggio in quel Paese dell’Africa sub-sahariana, avvenuto nel 2003. “Quella miseria, aggiunge, era tale da oscurare la dignità delle persone e privarle dei beni essenziali. Parliamo dell’acqua, della salute, dell’istruzione”. Quel viaggio fu il primo di una lunga serie e quell’impegno non rimase una vaga intenzione ma si è tradotto in un progetto organico che nel corso degli anni ha già realizzato tante opere: 33 pozzi che oggi danno acqua a più di 15mila persone; 3 scuole che permettono a centinaia di bambini di avere l’istruzione primaria, un poliambulatorio che è diventato un importante presidio sanitario di base in una zona dove mancavano strutture di pronta assistenza. Un Centro per la Gioventù, intitolato a Giovanni Paolo II e inaugurato nel 2010, che oggi permette a decine di giovani di avere un posto per studiare e anche gli strumenti essenziali, dai libri al computer. L’ultima opera, ma solo in ordine di tempo, è una casa per studentesse. Le ragazze sono le più penalizzate in una terra dove lo studio è per tutti una faticosa conquista. Alcune devono rinunciare perché il Liceo è lontano dal loro villaggio e avrebbero difficoltà a rientrare, specie con il buio. L’incontro con una mamma che chiedeva di accogliere la figlia almeno per un anno ha aperto un nuovo orizzonte. Detto e fatto. La macchina della solidarietà si è messa in moto ed ha permesso di raccogliere 70mila euro per costruire una casa che è stata inaugurata il 31 gennaio 2016. È solo la prima parte di un progetto che prevede anche il primo piano e la possibilità di raddoppiare le attuali 15 accoglienze.
“Dobbiamo trovare 35mila euro”, spiega Francesco De Maria, napoletano documento, presidente dell’associazione Progetto Famiglia – Cooperazione onlus, nata nel 2004 per dare una forma concreta ai progetti di solidarietà, per “raccogliere il grido di chi soffre e dare una risposta umanamente carica di condivisione”, chiude ancora don Silvio, fondatore e anima dell’associazione. “Ce la faremo”, chiosa Francesco con quel sorriso ingenuo e malizioso che appartiene per natura all’identità partenopea. E come non sostenere un progetto come questo che vuole dare a tanti giovani la possibilità di sognare un futuro diverso?
L’appuntamento è per sabato 23 aprile ore 12,30 allo Yacht Club di Marina di Stabia - Castellammare di Stabia
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