Fonte: Dario Sautto da Il Mattino
Torre Annunziata - Un petardo gli scoppia m mano, a nove anni perde l'uso di due dita e vive un dramma che segnerà inesorabilmente la sua infanzia. È accaduto nel tardo pomeriggio di sabato, nel Parco Penniniello di Torre Annunziata, a poche ore dai festeggiamenti del Capodanno. Nel popoloso quartiere, però, ragazzini e adulti stavano «giocando» con i fuochi d'artificio da ore, spesso utilizzando vere e proprie bombe proibite. Ancora sotto choc, il bambino non ha saputo spiegare finora come siano andati precisamente i fatti. Di fatto è lui il ferito più grave in Campania: ha riportato lesioni al secondo dito della mano sinistra, al quarto e quinto dito e al palmo della mano destra, con ustioni ed una prognosi di 30 giorni. Nel folle pomeriggio del 31 dicembre, il bambino è stato prima trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna di Boscotrecase, poi d'urgenza al Vecchio Pellegrini di Napoli, infine al Santobono dove è tuttora ricoverato dopo un delicato intervento. Le profonde lacerazioni provocate dalla deflagrazione hanno riguardato tré dita; due sono state danneggiate, mentre il mignolo è stato ricostruito e, salvo complicazioni, potrà esserne recuperato pienamente l'uso. Sul caso sono state avviate le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, guidati dal capitano Andrea Rapone e dal tenente Luca De Vito, che su impulso della Procura oplontina vogliono capire in che modo un bambino di appena 9 anni possa essersi procurato un fuoco d'artificio di quella micidiale potenza.
Sicuramente quel petardo non doveva essere tra le sue mani, perché quei botti sono vietati anche agli adulti. Si tratterebbe, infatti, di un petardo illegale, forse acquistato su una delle bancarelle abusive comparse e scomparse nel giro di poche ore nelle strade di Torre Annunziata, come in tutto il Napoletano. E proprio sulla provenienza dei botti si concentrano le indagini, anche perché il bambino potrebbe averlo comprato da solo, senza la presenza di adulti, il che aprirebbe scenari ancora più inquietanti. Al momento non è escluso nulla: neanche che il piccolo possa aver raccolto il petardo inesploso da terra, o che addirittura possa essere stato vittima di un assurdo gioco con altri coetanei. Il bilancio complessivo della notte di San Silvestre conta altri 15 feriti in provincia, tra cui 2 minorenni. In via Matilde Serao a San Giorgio a Cremano, una 17enne ha riportato ferite al volto a seguito dello scoppio di un petardo. Medicata all'ospedale Villa Betania di Napoli, la ragazza è stata dichiarata guaribile in 10 giorni. A Portici, invece, un 33enne ha riportato l'amputazione del secondo e terzo dito della mano sinistra e la frattura della base del primo metacarpo sinistro. L'episodio è avvenuto invia Cortile Giordano, mentre l'uomo è ancora ricoverato all'ospedale Pellegrini di Napoli con una prognosi di 30 giorni. All'ospedale di Boscotrecase, poi, sono state medicate tre persone. Una donna di 34 anni ha riportato ferite alle gambe per l'esplosione accidentale di un petardo: per lei prognosi di 15 giorni per escoriazioni e bruciature. Un 22enne di Torre Annunziata è rimasto ferito lievemente alla mano sinistra per lo scoppio di un botto; solo bruciature e 8 giorni di prognosi. È rimasto ferito da alcune schegge all'occhio sinistro, infine, un 48enne di Trecase: dopo la medicazione, il referto medico prevede 10 giorni di bendaggio. Ma la notte di Capodanno è stata caratterizzata anche da 13 incendi in abitazioni. A San Giorgio a Cremano, 4 famiglie sono state sgomberate in seguito all'esplosione di una bomba carta nell'androne di uno stabile in via San Martino. Lo scoppio è avvenuto poco dopo la mezzanotte ed ha provocato danni al pianterreno dell'edificio e mandato m frantumi i vetri delle finestre. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e la polizia.
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