martedì 6 febbraio 2018
Samorì, ricorso bocciato. Cinque fuori dai giochi
Il delegato campano di Mir non consegna le liste: l'ex sindaco di Vico a casa. Rapporti tesi con Beneduce e Russo: impossibile l'appoggio a Forza Italia
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Poteva essere l'unico, tra sindaci e assessori della penisola sorrentina, a restare in campo alle elezioni Politiche. Ma anche lui, alla fine. è fuori. E non per nomi calati dall'alto o preferenze delle segreterie nazionali. E' stato "tradito" da un intoppo che ha portato all'esclusione delle liste di Mir benedette dall'imprenditore modenese Gianpiero Samorì, Ma cosa è avvenuto? La risposta è clamorosa: il de legato campano incaricato di depositare le liste si è rifiutato di presentare la documentazione. E dunque, per l'ex sindaco di Vico Equense e oggi assessore ai lavori pubblici Gennaro Cinque, addio al sogno di Montecitorio. Candidato alla Camera sia nel collegio uninominale sia nel proporzionale, si deve ritirare.
La doccia fredda
Sia chiaro: i vertici di Moderati in rivoluzione stanno valutando l'ipotesi di fare ricorso al Tar Motìvo? Una volta incassato il dietrofront, del delegato campano, è stato il coordinatore nazionale Gennaro Meridio a presentare gli incartamenti per la circoscrizione Campania 1. Secondo la Corte d'Appello, una procedura non regolare perché il delegante non può rimpiazzare il delegato. Mir si è rivolto alla Cassazione che ha confermato il verdetto. Ora, forse, parola al Tar del Lazio. Cinque è stato gelato domenica sera quando è stato informato del colpo di scena.
L'assessore stava per iniziare la sua campagna elettorale nella quale avrebbe puntato su un cavallo dì battaglia già illustrato alle elezioni Regionali 2015 quando racimolò con Forza Italia ben 7.289 voti senza venir eletto: «Bisogna affidarsi a gente del territorio». L'aveva detto anche stavolta, quando sembrava aver sposato la causa di Rinascimento con il critico d'arte Vittorio Sgarbi. Poi l'avvio di un dialogo con Samorì e il matrimonio per la candidatura alla Camera. Cinque era convinto del progetto, sperava di giocarsi le sue chance e aveva già incassato il sostegno di tutta l'amministrazione guidata dal sindaco Andrea Buonocore, uno dei suoi fedelissimi dell'ultimo mandato terminato anzitempo per le Regionali.
Gli scenari
E adesso? Cinque ha annunciato la fumata nera per Samorì postando su WhatsApp una "storia" accompagnata da una emoticon amareggiata. Evidentemente, bocciato con Samorì, l'ex sindaco non si spenderà per Forza Italia. Certo, lui è stato uno dei grandi riferimenti berlusconiani in penisola sorrentina fin dal 1994. Ma la guerra con i forzisti napoletani ingaggiata da un anno e mezzo è lontana dalla fine. Pesa la bufera delle elezioni Comunali 2016 quando il partito assegnò il simbolo alla coalizione "nemica" a e capeggiata dall'ex assessore Giuseppe Russo con l’endorsement della consigliera regionale (ora in corsa per il Senato) Flora Beneduce. Un precedente intricato che l'ex sindaco non ha mandato giù. Tanto che, da candidato al consiglio comunale, rispose per le rime a FI allestendo una civica col nome di "Forza Vico". Così tirò la volata a Buonocore, poi eletto sindaco, mentre Russo, il candidato di Forza Italia, non arrivò al ballottaggio. «Senza di me disse Cinque - Forza Italia a Vico Equeiìse ha toccato il livello di preferenze più basso di sempre». Concetto sostenuto pure dall'europarlamentare azzurro Fulvio Martusciello, amico di Cinque. Non va dimenticato che i rapporti con Beneduce sono tesi per via pure della querelle sollevata dal marito della consigliera FI, l'ex assessore Dc Armando De Rosa, a proposito dell'affidamento delle spiagge di Vico Equense nel 2013. Un caso costato a Cinque un avviso di garanzia per abuso d'ufficio. Ecco perché più di una voce indica l'ex sindaco pronto a fare campagna elettorale per Civica Popolare vista la vicinanza con il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano.
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