martedì 15 ottobre 2019

Festeggiamenti in onore di San Francesco Caracciolo patrono dei cuochi d’Italia

Vico Equense - Questa mattina “Festa del cuoco” a Castellammare di Stabia, manifestazione annuale con la quale ogni anno la F.I.C (Federazione italiana cuochi) celebra la figura del cuoco, non la star televisiva, ma l’artigiano del cibo, quello umile che lavora ogni giorno nelle cucine dei ristoranti di tutta Italia. I festeggiamenti, organizzati dall’Associazione Cuochi SEML (Stabiese Equana Monti Lattari), in onore di San Francesco Caracciolo patrono dei cuochi d’Italia si sono svolti con il rito di una Santa Messa nella concattedrale di Santissima Maria Assunta e San Catello a Castellammare di Stabia. Il Sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore, ha portato il suo saluto ai circa 500 cuochi provenienti da tutta Italia, in divisa di cucina e toque bianco. “Sono molto orgoglioso – ha detto il Sindaco Buonocore - di partecipare alla celebrazione di San Francesco Caracciolo, protettore della categoria. La mia Città, – aggiunge Buonocore –che ha fatto della gastronomia un’eccellenza, è anche sede dell’Istituto alberghiero “Francesco de Gennaro”, che da anni forma le eccellenze del domani nel mondo culinario e di sala. Fare il cuoco è un lavoro duro e per ottenere risultati serve molto impegno”. La festa è anche l’occasione per lanciare un appello alle istituzioni: La grande ribalta mediatica degli ultimi anni ha creato un’immagine romantica e poco realistica della figura del cuoco, non solo artista che deve creare piatti indimenticabili ma soprattutto manager, che deve saper coniugare l’eccellenza della migliore produzione enogastronomica nazionale con le difficoltà economiche e gestionali della sua cucina. Impegno dal fortissimo impatto psicofisico, confermato anche dal recente studio neurologico commissionato dalla Federcuochi, dal quale emerge uno stato di stress profondo e continuativo legato alle responsabilità del proprio ruolo. Per questo motivo è stato lanciato un appello, affinché il lavoro di chef venga inserito nell’elenco dei mestieri più usuranti.

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