martedì 21 luglio 2020

Vico Equense. Ospedale, nasce un comitato cittadino

Ospedale di Vico Equense
Vico Equense - Rivedere gli accordi assunti tra amministrazioni comunali e Asl Napoli 3 Sud per la futura realizzazione dell'ospedale unico della penisola sorrentina. E, soprattutto, scongiurare il rischio della chiusura del presidio cittadino De Luca e Rossano, col potenziamento del pronto soccorso. Sono le richieste del comitato "La tutela della salute è un diritto di tutti i cittadini", che si è recentemente costituito a Vico Equense. Il tema è molto sentito poichè «le particolari caratteristiche geomorfologiche della penisola sorrentina con un solo asse di collegamento, la Strada statale 145, con i comuni limitrofi che risulta, durante l'anno, congestionata da intensi volume di traffico» a sua volta «rende difficoltoso il raggiungimento dei presidi ospedale San Leonardo a Castellammare di Stabia e il futuro ospedale unico della penisola sorrentina da realizzarsi nel comune di Sant'Agnello». Non finisce qui: «Viste le particolari caratteristiche geomorfologiche che contraddistingue il Comune di Vico Equense, densamente abitato con i suoi 20.800 abitanti circa (il più vasto comune della penisola sorrentina, nonché l'ottavo dell'intera città metropolitana), con una superficie di oltre 29 chilometri quadrati e costituita da 13 casali dove la distanza da un presiedo ospedaliero fa la sua differenza chiave per la tutela della salute del cittadino stesso, chiediamo che vengano riviste, rivalutate e/o abrogati» tutte le delibere e gli atti alla base del progetto. Si mira anche a ottenere garanzie per il potenziamento di «reparti, pronto Soccorso e tutti gli annessi e connessi alla struttura esistente dell'ospedale De Luca e Rossano» e che «non venga presa in considerazione la chiusura parziale o totale dell'ospedale De Luca e Rossano». Alcune settimane fa, sull'ospedale unico e sul futuro del presidio cittadino, intervenne anche il sindaco Andrea Buonocore: «Fin quando indosserò la fascia tricolore non permetterò mai la chiusura o il ridimensionamento dei servizi dell'ospedale».

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