Il 15 luglio 1982 l'agente della Polizia di Stato fu trucidato dalle Brigate Rosse. A 38 anni dall’agguato, messa al cimitero con parenti, istituzioni e poliziotti. Il Sindaco Buonocore: “Pasquale è vivo nel nostro ricordo”
Vico Equense non dimentica l'agente Pasquale Paola, ucciso a 32 anni dalle Brigate Rosse nell'agguato di piazza Amore a Napoli in cui restò ucciso anche il vicequestore Antonio Ammaturo. Oggi pomeriggio, in ricordo del poliziotto originario di Vico Equense, al cimitero di San Francesco si è celebrata una messa a cui hanno partecipato i familiari della vittima, l'Amministrazione comunale, e una rappresentanza della Polizia di Stato di Sorrento. Paola sin da ragazzino aveva dimostrato uno sviscerato amore per la divisa. La indossò per la prima volta nel 1970, quando entrò nella Polizia. Dopo aver frequentato la scuola di allievi di Alessandria e la scuola sottufficiali di Nettuno, prestò servizio a Torino, Novara e, infine, presso la Questura di Napoli. Nel 1981 fu premiato per servizio di Polizia giudiziaria di speciale importanza. Con decreto del Presidente della Repubblica, in data 3 maggio 1984, alla memoria dell’agente Pasquale Paola, fu conferita la medaglia d’oro al valore civile con la seguente motivazione: «Autista di funzionario di pubblica sicurezza impegnato in rischiose operazioni di Polizia giudiziaria, assolveva il proprio compito con serena dedizione ed alto senso del dovere, pur consapevole dei rischi personali connessi con la recrudescenza degli attentati contro i rappresentanti delle Forze dell’ordine. Riportava mortali lesioni in un feroce e proditorio agguato sacrificando la vita a difesa dello Stato e delle istituzioni»”. Le sue spoglie riposano nel cimitero di San Francesco, e sulla lastra di marmo che le racchiude è scritto «A ricordo dei posteri questi grandi eroi non dovranno mai essere dimenticati». Alla celebrazione hanno partecipato il Sindaco Andrea Buonocore, il Comandante dei Vigili Urbani Ferdinando De Martino e i dirigenti del commissariato di Sorrento. "Pasquale è vivo nel nostro ricordo, è vivo nel gesto eroico che ha compiuto. Abbiamo il dovere di non dimenticare il suo sacrificio" il commento del Sindaco Buonocore.
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