mercoledì 20 gennaio 2021

Querelle vaccini, Gennaro Cinque: “E’ inconcepibile pensare che la distribuzione dei vaccini possa essere funzionale ad un dato economico”

Vico Equense - Mai pensato" di collegare l'approvvigionamento di vaccini al reddito. La vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti (Forza Italia), ha chiarito il significato della proposta inviata al commissario all'emergenza, Domenico Arcuri, che ha scatenato una bufera. Tutto è partito, ieri, da un incontro della vicepresidente con i capigruppo del Consiglio regionale. In questa riunione, Moratti ha detto di aver mandato una lettera ad Arcuri in cui proponeva di introdurre quattro parametri per stabilire le dosi di approvvigionamento dei vaccini anti-covid: densità abitativa della regione, Pil, la maggiore mobilità e quanto il territorio sia stato colpito dalla pandemia. La parola Pil ha provocato il finimondo, con la Moratti che è stata accusata di voler favorire le regioni più ricche a discapito di quelle più povere. E oggi la vicepresidente è corsa ai ripari: "Non ho mai pensato - ha detto nell'aula del Consiglio regionale - di declinare vaccini e reddito: il Pil è un indicatore economico-finanziario che attesta l'attività in una Regione che è il motore dell'Italia". Moratti ha sottolineato di aver proposto, al commissario Arcuri, dei punti "da sviluppare in sede di conferenza Stato-Regioni per il miglioramento del piano vaccinale". E "gli spunti che intendo sottoporre al commissario partono dal tema delle zone più colpite e che potrebbero riguardare mobilità e densità abitativa: fattori di accelerazione della trasmissione del contagio". Le reazioni, però, sia in Lombardia che nelle altre regioni sono state veementi.

 

“Si può scegliere chi fa il vaccino in base ai soldi che si hanno in tasca?” E’ quanto si chiede il consigliere regionale Gennaro Cinque. “È inconcepibile – spiega Cinque - pensare che la distribuzione dei vaccini possa essere funzionale ad un dato economico. Ancora più sconcertante è pensare che, seguendo questa folle logica, il Meridione e quindi la Regione Campania, ne pagherebbero le conseguenze. I paesi più ricchi avrebbero la precedenza e i più poveri passerebbero in secondo piano.” Secondo il consigliere Cinque “la campagna di vaccinazione serve a tutelare gli italiani, tutti, a prescindere dal valore del Pil della propria regione o la densità delle imprese che generano profitto economico. Si tratta di un diritto, umano. La salute viene prima di tutto e viene prima per tutti, allo stesso modo. La salute è un bene pubblico fondamentale sancito e garantito dalla Costituzione.”

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