"Le nostre liste sono coese, espressione di un programma condiviso e partecipato ed una maggioranza già acquisita in consiglio comunale"
Vico Equense - «Maurizio Cinque nel confronto promosso dalla Pro Loco di Moiano disse: "non farò apparentamenti con nessuno". Ha sconfessato se stesso e si è apparentato con le liste dei due candidati esclusi dal turno di ballottaggio. Ci si può fidare di chi rinnega, senza pudore, ciò che ha affermato solo qualche giorno prima?». Peppe Aiello, candidato sindaco con cinque liste, va all'attacco e critica l'accordo che il suo avversario al ballottaggio ha sottoscritto domenica scorsa con Giuseppe Ferraro e Giovanni Ponti, i leader delle due coalizioni civiche rimaste fuori dal secondo turno. Domenica e lunedì prossimi Vico Equense sarà nuovamente chiamata alle urne, e dovrà scegliere tra Peppe Aiello e Maurizio Cinque. La tensione è alle stelle e non mancano polemiche infuocate tra gli schieramenti in campo. Tant’è che Aiello ha invitato a placare l'impeto di certi interventi video e di piazza. “E’ bene – dichiara Aiello - moderare i termini e abbassare i toni dei post sui social e di questa competizione elettorale in generale. Questo lo chiedo all'altra coalizione, mentre ai nostri sostenitori chiedo di focalizzarsi sui punti del programma e sostenere il nostro progetto politico con una campagna elettorale pacata, serena e col sorriso sul volto.” Anche se Maurizio Cinque dovesse prevalere non avrebbe i numeri in consiglio comunale. “Offendere l’intelligenza dei cittadini – il commento di Aiello - è diventato costume dei nostri avversari che continuano a dare false informazioni sui numeri, pur di ottenere qualche preferenza. Finalmente, però, hanno ammesso di non avere la maggioranza in Consiglio Comunale e quindi di non avere i numeri per poter governare. Adesso provano a far credere che l’apparentamento, ovvero la spartizione dei posti in giunta, voglia dire sommare le preferenze dei tre candidati sindaco al primo turno.
Non cercate di confondere le persone con numeri da fantapolitica. Spiegate, piuttosto, cosa intendete fare per Vico, alla luce di questa nuova “alleanza” nata a soli sette giorni dal voto.” In un’intervista video rilasciata ad Agorà qualche giorno fa, Peppe Aiello ha rimarcato ancora una volta che il patto tra Cinque, Ferraro e Ponti è un’alleanza forzata e innaturale, tenuta insieme solo dalla paura di perdere. “Altrimenti perché promettere la nomina di due vice sindaco? – spiega Aiello - Ponti, infatti, parlò con me qualche giorno fa e mi chiarì che la conditio sine qua non del suo sostegno era la nomina a vice sindaco, ma io risposi picche sin dalle prime battute del nostro colloquio. Lui, molto sinceramente, mi comunicò di aver già parlato con il mio competitor e di attendere conferma alla sua richiesta. Se ne deduce che Ponti abbia raccolto da Maurizio il placet.” Aiello sottolinea che le sue liste sono coese, espressione di un programma condiviso e partecipato ed una maggioranza già acquisita in consiglio comunale. “Un gruppo – sottolinea il candidato sindaco - in grado amministrare, sulla base di linee programmatiche comuni e sulla base di una maggioranza democraticamente decretata dai cittadini. Loro, invece, sono divisi su tutto, non hanno, né mai avranno una maggioranza per realizzare quello che vorrebbero fare. E quando le promesse fatte senza pudore, per accaparrarsi sostegni esterni alla loro coalizione, non saranno mantenute; cosa succederà?” Sui presupposti della coalizione avversaria, invece, si può amministrare una città come Vico Equense e gestire in maniera ottimale gli ingenti fondi comunitari in arrivo? “Quello sottoscritto al Comune tra Cinque e le altre liste facenti capo a Ponti e Ferraro è un matrimonio di interesse e non d’amore. I matrimoni di interesse, prima o poi, portano al divorzio. E chi paga le conseguenze dei divorzi sono i figli. Nel nostro caso: i cittadini di Vico Equense. Evitiamo il rischio di un salto nel buio.” Come giudica la scelta dell’Avvocato Giuseppe Ferraro che ha scelto di tenersi fuori, lasciando trapelare l’intenzione di non scegliere. “Chi ama Vico Equense la rispetta e rispetta ogni possibilità di crescita del paese.”
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