Vico Equense - È trascorso un anno dalla manifestazione contro la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense. In quell’occasione sindaci e amministratori della penisola sorrentina scesero in strada alla guida di un corteo per manifestare contro le scelte dell’Asl Na 3. È trascorso un anno, ma nulla è cambiato. Anzi, i problemi aumentano sempre di più e incidono negativamente sulle professionalità di medici e operatori dei due presidi sanitari, il De Luca e Rossano di Vico Equense e il Santa Maria della Misericordia di Sorrento, con conseguenze anche per la qualità del servizio proposto ai pazienti. Ieri ne ha parlato anche Il Mattino con un articolo di Ilenia De Rosa, che ha evidenziato la difficile situazione degli anestesisti. In totale oggi ce ne sono nove: 3 a Vico Equense, 6 a Sorrento. Ne servirebbero, però, almeno 20 per consentire il normale funzionamento dei nosocomi. Basta pensare che due anni fa al reparto di ortopedia venivano destinati settimanalmente 5 giorni agli interventi, adesso soltanto due, con la conseguenza che aumentano i tempi di ricovero dei pazienti. Stesso discorso per chirurgia: soltanto due, attualmente, i giorni dedicati alle operazioni programmate. A Vico, in campagna elettorale, quello dell’ospedale è stato tra i principali argomenti trattati dai vari candidati alla carica di sindaco: la riapertura del pronto soccorso e il ripristino di un funzionamento a 360 gradi del De Luca e Rossano sono stati inseriti in tutti i programmi. Adesso bisognerà capire come si muoverà l’amministrazione appena eletta.
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