Vico Equense - Prima di entrare nel merito di questa intervista, dobbiamo a Gennaro Cinque un particolare riconoscimento. Ha previsto l'esito tendenziale del voto sia al primo, sia al secondo turno. E ci ha preso, tutte e due le volte, rispondendo ad una nostra sollecitazione. Un particolare che la dice comunque lunga sulla conoscenza del territorio e dell'elettorato da parte del Consigliere regionale. Onorevole Cinque, un primo commento. L'ho detto e lo ripeto: Peppe Aiello è il top. Sarà un grande sindaco. II popolo sovrano ha deciso. L’esito è chiaro. C’è un sindaco con una maggioranza che da subito deve mettersi al lavoro. Non era affatto scontato quest'esito, il sindaco lo ha fortemente voluto con impegno, spirito di sacrificio e grande abnegazione. Attorno a lui si è stretta una squadra di persone leali e conseguenti nell'assunzione degli impegni con gli elettori che non si è mai tirata indietro. Molti hanno criticato la sua candidatura come consigliere comunale. Si è detto: un consigliere regionale cosa ci fa al Comune? Continua a seguire i problemi del territorio. A porsi come interfaccia consapevole con tutti i livelli di Governo, a partire dalla Regione Campania. In ogni caso, mi sono proposto, ma sono stati i cittadini a decidere. È sempre cosi, gli elettori valutano e poi puniscono o premiano con il voto. È la democrazia. Evidentemente le critiche a me, alla coalizione, al candidato sindaco, non hanno fatto breccia. Perché non fanno breccia, secondo lei? Ma forse la gente piuttosto che sentir parlare male degli altri vuole sapere cosa gli proponi, come risolvi i problemi che denunci. Cosa avresti fatto tu. Ma è solo una mia impressione. Cosa farà Gennaro Cinque nel futuro amministrativo di Vico? Darò una mano come ho sempre fatto, ogni qual volta mi sarà richiesta.
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