Vico Equense - Ieri si è tenuto il primo incontro dell'iniziativa "DISabilità oltre i limiti", organizzato dal Garante dei diritti della persona con disabilità del Comune di Vico Equense, Emilia Terracciano, con la partecipazione dei campioni di nuoto paralimpico Emmanuele Marigliano e Angela Procida, che hanno parlato del loro vissuto e delle proprie esperienze. “Tante le emozioni di questa lunga giornata, - spiega Rosa Gargiulo, Contrappunto House Of Books - cominciata con i ragazzi dell'Istituto Comprensivo Costiero, attenti e pronti a interagire con le loro domande e riflessioni, e proseguita con un incontro pubblico, che ha contribuito alla condivisione di una "vision" che mira alla costruzione di un nuovo percorso culturale e operativo.” Il calendario di eventi, che durerà fino ad aprile 2022, prevede le testimonianze di persone con disabilità - in gran parte atleti - impegnate nella società, oltre ogni limite dettato dalla propria condizione di disabilità. “C'è tanto da fare, - spiega il Consigliere comunale Rossella Staiano - "la Persona al centro di ogni contesto", bisogna cambiare mentalità, bisogna avere una visione che va oltre i soliti schemi, nessuno resti indietro ci attende un duro lavoro.” “Quando pensiamo ad eventi come questo – il commento dell’Associazione Oltre il Guscio - il nostro obiettivo è uno solo: collaborare per dare visibilità alle persone diversamente abili. La testimonianza di Emmanuele Marigliano e Angela Procida danno una spinta alla storia di ciascuno di noi per imparare a non mollare mai nella vita, qualsiasi sia la nostra condizione! Perché un campione olimpico deve essere più conosciuto di un campione paralimpico?
Perché un ragazzo deve avere più opportunità di un ragazzo diversamente abile? Questa è la nostra battaglia! Non un evento fine a se stesso che apre i battenti e li chiude nel corso di una giornata. Il giorno dopo riveste l'importanza maggiore: quella di iniziare un nuovo percorso sull'onda delle emozioni e della concretezza!” “Lo sport è un formidabile strumento di inclusione ed equità – afferma Emilia Terracciano -. Sicuramente sono stati fatti dei passi in avanti riguardo la cultura dell'inclusione. E' arrivato però il momento di passare dal "diritto a fare le stesse cose" al "diritto a fare le stesse cose insieme". Che non è la stessa cosa. E' qualcosa di molto più alto, è qualcosa di possibile, partendo dalla considerazione della diversità come una delle caratteristiche di una persona e non come un'etichetta da attaccarle sopra. Tutti abbiamo il dovere, tutti possiamo essere promotori e protagonisti di questo cambiamento.”
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