L’identikit di un assessore

Vico Equense - Incassata la vittoria nelle urne per Giuseppe Aiello è iniziata un’altra partita: formare la giunta. Tra un grattacapo e l’altro con i gruppi che lo sostengono, il sindaco deve dare la sua impronta e scegliere le persone adatte alla delicata funzione. Aiello, ad ogni modo, ha iniziato il giro delle consultazioni e tra non molto tirerà le somme. Ci sono aspettative di più persone di cui tenere conto: quelle di chi vuole entrare nell’esecutivo cittadino, ma anche quelle di chi vorrebbe entrare in consiglio comunale come primo dei non eletti. Ecco, sono questi i nodi che Aiello deve sciogliere al più presto. Un suggerimento arriva da Francesca Esposito, che ha sfiorato l’ingresso in Consiglio comunale con la lista Vico Sostenibile a sostegno di Maurizio Cinque. Il suo augurio e che il neo sindaco sappia ascoltare le minoranze, ma soprattutto che possa prendere le distanze da Gennaro Cinque. “Il suo posto – afferma Francesca Esposito – è in Consiglio regionale non tra le buche vicane. Non fa parte dell’ufficio tecnico, né è assessore ai lavori pubblici.” Abbozzare l’identikit dell’Assessore ideale per la nostra città non è semplice, e poi nessuno ce lo ha chiesto. A tracciarlo, oggi, sul Corriere del Mezzogiorno è il professor Mario Rusciano, giuslavorista, che parlando di Napoli afferma: “Oltre alla decisiva scossa civica dei singoli cittadini – e dei movimenti dall’eccellente solerzia elettorale – occorrono persone giuste nei posti giusti. Persone competenti, non semplicemente motivate ma fortemente «appassionate» della città e della sua rinascita. Perché, senza una romantica passione, l’emolumento di sindaco e assessori (modesto ma forse in aumento) non invoglia personalità autorevoli (imprenditori, manager, docenti, professionisti ecc.) ad abbandonare impegni remunerativi per dedicarsi totalmente a un’attività che in una città disastrata non lascia nemmeno il tempo di respirare…” Perciò è difficile formare una squadra affiatata di persone competenti e appassionate...