sabato 13 novembre 2021

A Vico Equense i contagiati sono 10

Quarta ondata, rischio per gli ospedali. De Luca convoca i manager di Asl e ospedali 

Vico Equense - Torna a scendere in Campania l'indice di contagio. Nelle ultime 24 ore sono stati 830 i casi positivi al Covid su 27.580 test esaminati. Ieri l'indice di contagio era pari al 3,30%, oggi si attesta al 3%. Sei i morti, cinque nelle ultime 48 ore ed uno deceduto in precedenza ma registrato ieri. Negli ospedali sale a 18 (+1) il numero dei posti letto occupati nelle terapie intensive mentre calano i ricoverati in degenza, 285 (meno 5). A Vico Equense si registra una lieve impennata dei contagi. Secondo l’ultimo bollettino pubblicato giovedì scorso i nuovi contagi da Covid sono 5. Al momento in città sono positivi 10 cittadini. “Il dato non è allarmante, - sottolinea il Sindaco Giuseppe Aiello - ma dobbiamo tenere alta l’attenzione e attenerci scrupolosamente alle regole sanitarie fondamentali anti Covid-19. Chiedo ai cittadini la massima collaborazione e l’adesione alla campagna vaccinale. Il virus non è stato ancora debellato, proteggiamo noi stessi e nostri cari.” Il Covid continua a contagiare tante persone in Campania, la maggior parte dei casi vaccinati, come ha evidenziato il governatore della Campania Vincenzo De Luca nella sua diretta sui social del venerdì. Ma la preoccupazione cresce, così come i ricoverati.

 

“Martedì abbiamo una riunione con aziende ed Asl di tutta la Regione per fare il punto sui posti letto - ha spiegato De Luca - Più aumentano i ricoveri di pazienti Covid, più saremo costretti a ridurre le prestazioni per altre patologie. E’ inevitabile”. Ora, nel pieno della quarta ondata della pandemia, l’attenzione è focalizzata sulla terza dose. “Dai prossimi giorni noi dobbiamo partire con una campagna straordinaria di vaccinazione del personale scolastico - ha spiegato il presidente - L’obiettivo è completare entro metà dicembre la vaccinazione di tutto il personale scolastico, che è quello più esposto visto che la fascia di alunni sotto i 15 anni sono quelli meno vaccinati. C’è un’esigenza di protezione dal contagio ed evitare nuove chiusure delle scuole. Se dovessimo avere il moltiplicarsi dei focolai nelle scuole, saremo costretti a chiuderle. Ma sono convinto che non accada se il personale scolastico darà la stessa risposta di sei mesi fa”.

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