mercoledì 15 marzo 2023

Amalfi. Pulizia dei fondali con i ragazzi del centro di giustizia minorile dell’Area penale di Napoli

Amalfi - Una giornata di tutela dell’ambiente marino che vedrà protagonisti i ragazzi del Centro di giustizia minorile dell’Area penale di Napoli insieme ai palombari della Marina militare si terrà sabato 18 marzo ad Amalfi. Un’immersione volta alla pulizia dei fondali. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione del sindaco Daniele Milano, è in sinergia con l’Associazione “MareNostrum Archeoclub” d’Italia e con i ragazzi dell’Area penale di Napoli, che hanno ottenuto il brevetto da sub attraverso il progetto “Bust Busters”. “Ripulire i fondali del mare non è solo stare a contatto con alghe, puzza, melma e spazzatura, ma è anche e soprattutto, avere l’onore di curare posti così”, il commento di Francesca Esposito (foto), responsabile area sociale di Marenostrum. Le operazioni d’immersione partiranno ufficialmente alle 9,30. L’attività si concentrerà nell’area del Porto turistico di Amalfi, antistante Piazza della Bussola, e proseguirà fino alle 12,30. Una grande rete che coinvolge i volontari e i sub di Archeoclub, quelli della Marina militare, la Capitaneria di porto, i cavalieri dell’Ordine di Malta, la Protezione Civile Millennium, l’Associazione Pensionati, il Forum dei Giovani e la “Isvec”, responsabile del servizio di raccolta differenziata. “Per la prima volta in assoluto, i ragazzi dell’Area Penale di Napoli si immergeranno in Costiera Amalfitana, ad Amalfi – evidenzia Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale ArcheoClub D’Italia – Di nuovo i ragazzi del Centro di Giustizia Minorile di Napoli saranno impegnati in un’attività sociale di pulizia. Nel tempo stanno acquisendo esperienza, competenza e capacità operativa elemento utile a poter procedere al meglio nelle loro attività e nel pieno della consapevolezza e chiedono di poter procedere con nuove attività condivise. Ringraziamo il Comune di Amalfi, il sindaco Daniele Milano, in quanto tale operazione rientrerà in un programma più ampio di tutela del patrimonio ambientale sviluppato dall’ente”.

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