Vico Equense - “La ruggine nell’acqua”. Sembra il titolo di un film, ma non lo è. Si tratta della tesi, mai smentita da nessuno, che porta avanti (l’ex) sindaco Gennaro Cinque: si può approfittare dello scavo, facendo passare solo i cavi elettrici, che in ogni caso Terna metterà lo stesso, oppure si può cogliere l’occasione per cambiare anche le vecchie tubazioni dell’acqua. Questa ipotesi, naturalmente, determina l’allungamento dei tempi e l’impossibilità a chiudere i cantieri la sera per il transito veicolare, con disagi per il commercio e i pendolari. L’argomento è molto gettonato sul web e giornali. Oggi, in una lunga lettera inviata ad Agorà, ne parla anche l’ex comandante della polizia municipale di Vico Equense Michele Tatarelli, che riflette su alcuni temi, come ad esempio il rischio di paralisi per la chiusura della via Raffaele Bosco, nel tratto Preazzano – Arola, per i lavori di riassetto della rete elettrica. “Il Consigliere Regionale e Comunale – si legge in un passo della missiva di Tatarelli - si sbraccia e si sgola per convincere che i lavori si debbono fare, e, non spiega perché di questi tempi, e, che soluzione propone per i pendolari; il Sindaco preannuncia e informa sugli interventi che interessano l'altra circolare della R. Bosco, e, nessun accenno alla verosimile concomitanza dei lavori e delle ripercussioni inevitabili sulla vivibilità e sicurezza, specie per la garanzia che dovrà consentire il transito dei mezzi in servizio di emergenza pubblica. La domanda che sorge spontanea: dove si trova l'Assessore ai lavori pubblici?”
sabato 25 marzo 2023
Vico Equense. “La ruggine nell’acqua”
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