venerdì 31 marzo 2023

Vico Equense, anche per Giuseppe Dilengite è allarme: «Città degradata e abbandonata»

Vico Equense - Una città sempre più abbandonata a se stessa. Questa è l'amara fotografia di Vico Equense. “Ogni giorno passeggio per il centro storico, da piazza Umberto primo faccio via Filangieri, giro per via Colombo e dal Pozzillo mi dirigo verso il Vescovado. È una bella passeggiata, si, ma molto triste.” Inizia così il racconto dell’ex sindaco Giuseppe Dilengite. “Triste perché la naturale e storica bellezza di Vico Equense – continua - è deturpata dalla presenza ormai decennale di tubazioni di plastica che fuoriescono dal suolo, dalle mura dei palazzi, da fili elettrici volanti appesi e ciondolanti nel vuoto. È deturpata da lavori "pubblici" iniziati decenni fa e mai finiti. Davanti al palazzo storico del Municipio e all'ingresso di via Satriano la pavimentazione stradale è un grottesco puzzle di asfalto e cemento e i paletti di ferro che servirebbero per delimitare lo spazio di transito dei pedoni sono tutti storti e barcollanti come ubriachi. Intorno alla "nuova" casa comunale vediamo la stessa cosa con l'aggiunta che l'ingresso della sala dove si svolge il consiglio comunale è circondata da ferraglia e vegetazione spontanea varia.” E non basta. “Tutto il centro del paese – aggiunge Dilengite - sta nelle stesse condizioni, più o meno, come nelle stesse condizioni stanno le nostre borgate. Passeggio nella bellezza che tuttavia resiste alla brutalità con cui viene trattata.” Dopo più di un anno dall’avvio dei lavori che avrebbero dovuto riqualificarlo, il centro storico di Vico Equense è ancora un cantiere. Se ne accorge chiunque percorra le stradine nei paraggi della celebre Cattedrale dell’Annunziata, che affaccia sul mare. Cavi e pozzetti allo scoperto compaiono ovunque tra i vicoli di epoca angioina. Sono visibili, poi, crepe nei muri, recinzioni con il nastro arancione, bagni chimici. Il tutto trasmette una sensazione di sciatteria ed abbandono . “Da almeno due mesi – continua il racconto dell’ex sindaco - i lavori di "recupero" del quartiere Vescovado e di via Castello Marina sono fermi. Perché nessuno, tra sindaco assessori, consiglieri comunali, si prende la briga di controllare i termini della gara d'appalto? Quando devono, o dovevano essere consegnate le opere? Perché i lavori sono sospesi? Si inneggia alla prossima festa culinaria che si svolgerà nelle vie del centro. Speriamo di non doverci vergognare per il degrado che, nostro malgrado, ci circonda” conclude Giuseppe Dilengite.

1 commento:

Beniamino Cuomo ha detto...

All'avvocato Dilengite che potrebbe tranquillamente consultare l'albo pretorio comunico che i lavori dovevano finire il 18 luglio e che la ditta appaltatrice aveva vinto la gara offendo un meno 45% sui tempi previsti per l'ultimazione...
Beniamino Cuomo