lunedì 6 marzo 2023
Circum: saltano pavimento e sediolini
Le disfunzioni ormai croniche della Circumvesuviana napoletana stanno mettendo a dura prova i pendolari. Ieri sera è successo un altro fatto increscioso diffuso sui social. Nella galleria tra Vico Equense e Seiano il treno comincia a vibrare e, in un frastuono assordante, brandelli di pavimento si sollevano, i sediolini sobbalzano, uno addirittura si stacca completamente e finisce a rimbalzare nel corridoio. Tutto immortalato in diversi video registrati da chi era a bordo e rilanciati dalla pagina satirica "Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti”. Proprio oggi, 6 marzo, si riunisce dal Prefetto il tavolo sull’accessibilità in penisola sorrentina dedicato all’EAV. Forse potrebbe aiutare se gli amministratori raggiungessero Napoli provando il brivido di una “giornata di ordinaria follia” prendendo il treno insieme ai pendolari. Si siederebbero al tavolo sicuramente arricchiti di disservizi, disagi e di sconforto utili per intervenire e tutelare i pendolari unici veri sconfitti di questa situazione che perdura da anni. La Circumvesuviana è un servizio colabrodo, e ogni anno si conferma tra le tratte ferroviarie peggiori d’Italia tra guasti tecnici, soppressioni di corse, ritardi imprecisati, sovraffollamento e insicurezza. La fotografia di Legambiente del trasporto pubblico campano da anni rimane stabile: treni vecchi, affollati, lenti, insicuri e spesso in ritardo. I pendolari campani da anni ogni mattina affrontano una vera e propria Via Crucis per andare nei luoghi di lavoro o di studio. Vagoni fatiscenti, contrassegnati da una pessima condizione igienico-sanitaria, viaggiatori ammassati, e le cose che non cambiano mai, con la rabbia e l’indignazione che salgono ogni giorno di più. L’onorevole Gaetano Amato (M5S), replicando al sottosegretario Tullio Ferrante a un’interrogazione sui disservizi della Circum sottolinea che il problema non è economico ma gestionale: le numerose proteste dei cittadini e dei sindaci della zona non hanno in nulla modificato il comportamento negligente di chi gestisce la Circumvesuviana. Ricorda che in un solo anno sono state soppresse 1600 corse, e che la ferrovia serve tutta la penisola sorrentina, zona di grande pregio turistico i cui operatori sono fortemente danneggiati dalla situazione in essere. La sua richiesta, continua, non è di fondi, bensì di sicurezza, visti i gravissimi disservizi più volte verificatisi. Ricorda infine che la costiera sorrentina dispone di un’unica strada, perennemente intasata dal traffico: la soluzione potrebbe appunto essere offerta dalla Circumvesuviana, di cui è tuttavia impossibile usufruire per i problemi appena esposti.
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