giovedì 9 marzo 2023

Vico Equense. Il depuratore di Punta Gradelle passa a Gori, Luigi Facchi "Questo impianto è un gioiello"

Un'eccellenza a livello europeo tra i sistemi di trattamento delle acque

Vico Equense - La gestione dell’impianto di Punta Gradelle a Vico Equense passa alla Gori. “Non ci saranno contraccolpi – spiega Luigi Facchi, al Mattino – perchè abbiamo addestrato a puntino il team di Gori che manderà avanti l’impianto. Si tratta di tecnici qualificati e professionali che conoscono ogni angolo del depuratore.” La Veolia, insieme al consorzio Integra, formato dalle aziende che lo hanno costruito (Idi, Simm e Sogesid), ha ultimato il collaudo e trasferito l’impianto alla Regione Campania. Poi il passaggio a Gori. “Questo impianto – si legge ancora nell’articolo a firma di Antonino Pane - è un gioiello” aggiunge Facchi, che ha guidato la transizione per conto di Sogesid. Il depuratore è stato realizzato con un sofisticato sistema di grigliature, posizionato nella parte centrale della grotta dove confluiscono due grandi collettori, uno da est che convoglia i liquami provenienti da Vico Equense e uno da ovest che raccoglie i reflui di Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Sorrento. Entrambi i collettori sono costruiti nel sottosuolo e ricoperti da vere e proprie strade carrabili (da utilizzare per le ispezioni) che attraversano le viscere della Penisola sorrentina. Per quanto riguarda Sorrento, per ora, nel depuratore finiscono le fogne della parte orientale e centrale della città. Manca la parte occidentale, i cui reflui finiscono nelle vasche di Marina Grande. La Gori attualmente sta operando una grande trasformazione con la costruzione del collettore che dal borgo dei pescatori si unirà a quello che conduce a Punta Gradelle.

  Un’opera che risolverà definitivamente la depurazione fognaria della città nelle giornate di pioggia e che sarà d’aiuto specie d’estate quando la popolazione della Penisola – con i turisti – aumenta sensibilmente. Con l’innesto della parte occidentale di Sorrento la portata complessiva della condotta aumenterà del 20% ma non ci sarà nessun problema perché l’impianto è già stato tarato per sopportare questo incremento. Dalle vasche di grigliatura, tutte controllate attraverso i monitor della sala tecnica, parte anche un terzo collettore, quello che porta l’acqua depurata verso l’innesto della condotta sottomarina di Punta Gradelle. Secondo i tecnici in questo enorme tunnel finiscono i liquidi dopo la grigliatura perché il processo prosegue attraverso passaggi in macchinari, tecnologicamente avanzatissimi, che utilizzano membrane per la filtrazione, poi seguono procedimenti di ossidazione, biologici, fino ai raggi Uv. A questo punto l’acqua limpidissima finisce in una condotta sottomarina che la trasporta a 1.500 metri dalla costa ad una profondità di circa novanta metri.

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