Castellammare di Stabia - «Sarò il
tuo armocromista, con le sneakers bianche si
intona il blu degli operai». Rosario Longobardi,
lavora nel cantiere di Castellammare e
accoglie così il segretario del Pd, Elly Schlein
al Cral della Fincantieri. Lei indossa la giacca
degli operai e poi accetta di essere sollevata
«Sono il tuo Benigni» urla entusiasta Rosario
che testimonia l'energia e la ritrovata
passione dell'ex Stalingrado del Sud. La sala è
gremita e la rappresentanza operaia è in
prima fila con indosso ancora le giacche e le
scarpe da lavoro. Giovanni Di Riso, eletto
all'assemblea nazionale democrat legge
l'appello dei compagni operai: «Il nostro
stabilimento ha bisogno di investimenti,
lavoriamo in spazi angusti ed è un tipo di
lavoro per cui non è riconosciuto come lavoro
usurante. Questa è una battaglia che ti
chiediamo assieme alla programmazione per il
futuro. Non vogliamo assistenza, ma costruire
il futuro per noi e per la città». Schlein
applaude e annuisce, seduti accanto a lei ci
sono i rappresentanti del nuovo gruppo
dirigente del Pd, assieme ai parlamentari
Sandro Ruotolo e Marco Sarracino, al
segretario cittadino Peppe Giordano, il
presidente Roberto Elefante e Nicola Corrado
membro dell'assemblea nazionale e
coordinatore provinciale della mozione
Schlein.
«Non possiamo lasciare indietro nessuno - afferma Giordano - questa città ha bisogno di risposte sul tema del lavoro. Dopo l'onta dello scioglimento per camorra, c'è bisogno di forte impegno».
LA «FRATTURA»
Quella rottura tra la città e il partito sembra
ricucirsi nel nome di Schlein che al pari di una
star, si ferma per ascoltare e scattare selfie.
«L'affetto che mi è arrivato dagli operai di
Fincantieri mi ha dato la forza per credere che
fosse giusto quello che stavamo facendo - ha
detto il segretario - un cambiamento reale è
cominciato.».
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