mercoledì 17 maggio 2023

Vico Equense. Giuseppe Guida, strade e lavori “Asfalto già saltato: ma chi controlla?”

By pass Massaquano: ci dimostrino che vogliono sul serio fare tutta l’opera e non solo una parte a favore di pochi. Lavori Terna Arola: intervento necessario, disagi ridotti al minimo 

da Agorà 

Vico Equense - Nel mirino le opere pubbliche a Vico. Chi fa i lavori sulle strade di Vico Equense? Chi paga? Chi dirige l'intervento ed a che titolo? Sono le domande che pone Giuseppe Guida (foto), consulente aziendale con un passato da amministratore municipale. L'obiettivo è sollecitare una riflessione su modalità con cui si realizzano le tempi e opere nel Comune di Vico Equense. Lei pone delle domande ma in attesa delle risposte, quali problemi intende evidenziare? I lavori di asfalto su alcuni tratti della R. Bosco, sono fatti a spese dell'ENEL, della GORI e della Città Metropolitana e non dal Comune, che avrebbe dovuto solo organizzare e controllare. Quindi, il Comune non paga nulla, il compito dell'Ente Pubblico è meramente organizzativo. Il problema è che nei lavori ciò che manca è proprio l'organizzazione. In alcuni tratti la posa dell'asfalto è ottimale, in altri, invece, già si sta sollevando dal manto stradale. Da cosa dipende? Dalle ditte che fanno i lavori: alcune sono attente e professionali, altre superficiali. Ma il Comune che fa? Dovrebbe controllare. Ci sono architetti o ingegneri come direttori dei lavori che seguono il modo con cui si fanno i lavori? Non parlo di geometri, ma ripeto di ingegneri o architetti. O ci dobbiamo accontentare di Gennaro Cinque che spesso presenzia ai lavori, non si sa a quale titolo e con quale ruolo, sacrificandosi anche tantissimo. In giro si dice che lei critica l'amministrazione per il progetto dello svincolo a Massaquano che prevede l'allargamento di via Raspolo, zona in cui ci sono terreni di suoi familiari soggetti ad esproprio. E' cosi? E quello che dicono le malelingue vicine a questa amministrazione e che provano a metterci contro la comunità della borgata in cui viviamo. Allora come stanno le cose? Primo: lo svincolo noi lo vogliamo. Ma vorremmo che i lavori iniziassero da Cigliano a seguire e non partendo da Via Raspolo. Perché? Per il semplice motivo che la parte più complicata dei lavori riguarda il ponte, di circa un chilometro, che servirebbe per collegare Cigliano a Via Case vecchie. Una volta fatto questo pezzo siamo sicuri che l'opera sarà completata?


 

Il nostro timore è che partendo da Via Raspolo si sacrificano terreni dove si praticano coltivazioni presidio slow food, ma non si completa il collegamento a causa delle difficoltà che potrebbero sopraggiungere per la costruzione del ponte. In questo modo si sacrificano terreni a solo beneficio di chi ha casa e non può arrivare con la macchina prima dell'area in cui cè necessità del ponte. Mai suoi familiari hanno presentato un ri- corso al Tar. Vero? E vero, ma quello che non si dice, volutamente, è che gli stessi miei familiari hanno ritirato il ricorso con cui si chiedeva la sospensiva del progetto. Una mano tesa, in nome del buon senso. Com'è noto con la sospensiva avremmo potuto, se il giudice avesse intravisto il "fumus boni iuris" ovvero la fondatezza in astratto della nostra domanda ed il danno, fermare subito tutto in attesa della pronuncia nel merito. Non lo abbiamo fatto, siamo persone serie, responsabili che vogliono realmente lo svincolo, ma non vorremmo essere presi in giro. Dire che non vogliamo il by pass è una "farabbutteria" tipica dei politicanti di professione che imperversano a Vico. II ricorso per la sospensiva che abbiamo ritirato era condizionato ad una revisione del progetto: naturalmente cosa non fatta. Sostanzialmente si tratta di 470 metri di strada rurale antichissima (risalente all'epoca degli osci/ausoni, greci, romani ecc.) già di circa due metri di larghezza che vogliono portare a 3 metri, spendendo 3 milioni e sei- centomila euro! Il secondo lotto, di cui parlano gli amministratori, si dovrebbe realizzare (in zona ad alto rischio idrogeologico) per arrivare sulla R. Bosco: invito i cittadini a farsi una passeggiata per sotto le mura trecentesche di Massaquano per poter verificare il danno che intende procurare all'ambiente l'Amministrazione comunale e la più assoluta impossibilità di completare l'opera. Sicuramente la seconda edizione di Via Cavottole-Marina d'Aequa! Altro tema di cui si discute: lavori Terna alla centrale di Arola. Ci sono timori per l'inquinamento elettromagnetico, poi si lamentano i disagi per l'interruzione della circolazione stradale. Qual è la sua opinione? Credo che l'unica critica che si può fare è che questi lavori arrivano solo ora. Ma l'occasione va colta. Vengono eliminati numerosi tralicci, si dice 50 o giù di li, quindi anche l'inquinamento elettromagnetico. Inoltre, i trasformatori della centrale Enel vengono schermati. Mi pare che si vada verso un salto di qualità importante nell'affrontare il problema. Sui disagi stradali è vero che ci sono ma è altrettanto vero che il Comune sta facendo tutto il possibile per trovare soluzioni ed alleviare i disagi ai cittadini delle borgate coinvolte. Si può e si deve discutere sui 500mila euro che Terna assegna al Comune per il disagio causato. Quei fondi possono essere utilizzati come ristoro per le comunità interessate e con i residenti nelle borgate si deve discutere 'impiego. Però sull'opera in quanto tale non credo ci possano essere contestatori. Poiché siamo in tema di viabilità, mi piacerebbe che i nostri amministratori presentassero ai cittadini i progetti per opere da realizzare con i fondi PNRR! Resto in attesa.

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