Direttore, in attesa della “storica” seduta di domattina, sabato 16 settembre 2023, del consiglio comunale di Sant’Agnello, nel corso del quale, su iniziativa del Signor Sindaco, dottor Antonino Coppola, si consumerà, con una decisione, peraltro dallo stesso anticipata “urbi et orbi”, tramite la stampa, “il suicidio della sanità della Penisola Sorrentina”, la puntuale radiografia sui “due tempi” di questa storiaccia politica, amministrativa e, prevedibilmente, giudiziaria, ha fatto giustizia del concetto di “epilogo” della vicenda dell’ ospedale unico, utilizzata impropriamente da una minoranza rumorosa di mestatori di verità, di diffamatori di professione e di demagoghi impenitenti. Auguro al Signor Sindaco Coppola, alla giunta e alla sua maggioranza, dopo l’imminente “successo” della loro brillante operazione, di godersi, compiaciuti, gli applausi e i cori plaudenti di quella parte dei santanellesi, che hanno creduto in lui, nonostante il povero, insignificante e totalmente miope programma amministrativo, che prevedeva, tra l’altro, il “delitto perfetto” della sanità del comprensorio e l’annientamento del futuro collaborativo con le altre cinque amministrazioni della costiera, che hanno invano tentato di impedire il misfatto e i danni conseguenti per tutti. Nella seconda fase, il dopo, i responsabili, a partire dal Signor Sindaco, dovranno prevedibilmente affrontare il “calvario” delle conseguenze politiche, amministrative e, innanzitutto, personali, delle loro decisioni, con eventuali strascichi, anche giudiziari, di almeno un decennio.
Da co- promotore politico e parlamentare, dal 2010, dell’iniziativa ospedale unico, quindi, concretizzata in un progetto finanziato e pre- operativo, altro che “idea”, ho il diritto-dovere di fare una precisazione e rivolgere una domanda, nel doveroso rispetto di quella parte dei santanellesi, consapevoli e angosciati dell’esito in atto, per le altre (cinque) avvedute amministrazioni comunali e per tutte le popolazioni peninsulari, oltre che per gli operatori del turismo, che saranno, irrimediabilmente e permanentemente, danneggiati nel loro diritto fondamentale alla salute, tutelato dall’art. 32 della nostra Costituzione. La precisazione! Il “Libro Bianco sul suicidio della sanità nella Penisola Sorrentina” si farà, eccome, pubblicando anche i deliri di qualche saputello in circolazione, ad uso del quale si riporta la definizione della Treccani: “Raccolta di documenti e testimonianze che associazioni, comitati, partiti, ecc., pubblicano al fine di denunziare (sensibilizzando così la pubblica opinione) gravi fenomeni sociali, la degradazione della pubblica amministrazione, il cattivo funzionamento di pubblici enti e servizi”. La domanda! Ho letto e riletto le sorprendenti dichiarazioni del Sindaco Coppola, nella certezza che, in sede consiliare, vorrà fornire, non a me, ma all’opinione pubblica, chiarimenti anche su una misteriosa espressione utilizzata, in merito alle “concrete iniziative, oggi sul tavolo in discussione, già ampiamente condivise nelle sedi opportune”. Il classico “coniglio dal cilindro”? Concretezza (alias fattibilità?), ampia condivisione (di chi?), nelle sedi opportune (quali?)? Interrogativi, ai quali il Signor Sindaco vorrà dare, in consiglio, risposte adeguate, documentate e conferenti, smentendo, così, le preoccupazioni di chi teme trattarsi di affermazioni imprudenti, infondate e indimostrabili, che rischierebbero di ledere la reputazione e la credibilità di un primo cittadino. A domani! Raffaele Lauro
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