martedì 21 settembre 2010

Campania, interrogazione De Flaviis su vertenza Gori

Regione Campania - Ambiente, il capogruppo dei Popolari per il Sud in Regione Campania Ugo de Flaviis ha inviato un'interrogazione all'assessore all'Ambiente. Premettendo che "la società Gori ad oggi ha in forza circa 760 dipendenti e nel frattempo ha fatto nascere società collaterali selezionando direttamente i dipendenti ed avviandoli al lavoro presso le predette società. In modo particolare la società “acqua servizi e call center”" e che poi negli anni "ha utilizzato in modo non conforme il suo organico tanto è vero che la stessa società ha un deficit di circa 140 milioni di euro. Il deficit va così distribuito: 70 milioni di euro per le mancate riscossioni dagli utenti e circa 70 milioni per la cattiva gestione dei dipendenti. I motivi di questo disavanzo sono dovuti a numerose consulenze esterne nonostante la presenza in organico di un gruppo corposo di professionisti validi . Affidamenti di lavori a trattativa privata, nonostante potessero essere eseguiti dalle maestranze. Tanto è vero che dal documento firmato e dall’ultimo Presidente del CDA dell’Ato Sorrentino e dall’Amministratore Delegato di Gori Tempesta, veniva sottoscritto un protocollo di intesa dove si evinceva che per ammortizzare questo enorme deficit di 140 milioni di euro bisognava aumentare il canone agli utenti del 5% , ridurre le consulenze del 30%,eseguire i lavori direttamente e ridurre i costi di gestione per rientrare nella normalità di bilancio in circa 5 anni" l'esponente mastelliano ha chiesto "se l’accordo sottoscritto tra presidente del Cda dell’Ato 3 e Amministratore Delegato della Gori sia stato mai ratificato dall’assemblea dei sindaci facenti parte dell’Ato3; se l’accordo non ratificato ha una valenza giuridica e se no come si intende procedere per riequilibrare il bilancio Gori; rispetto alle società esterne create da Gori (acqua servizi e call center) ad oggi in sciopero perché in Cassa Integrazione Guadagni da circa 5 mesi , come si intende procedere per salvaguardare i livelli occupazionali visto che sono state già affrontate le problematiche in maniera anomala facendo nascere il Centro Sperimentale delle acque a Pomigliano d’Arco?". (Il Velino)

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