domenica 6 febbraio 2011

Commissione sui diritti civili e temi etici

Vico Equense - Si è conclusa alla Nuova Fiera di Roma, con il termine dei lavori dell’assemblea nazionale del Pd, la terza tappa del percorso programmatico che vede i democratici impegnati da mesi nella configurazione del partito. Sono sei i documenti che i forum presieduti da diversi esponenti del Pd hanno elaborato. Su iniziativa del senatore Ignazio Marino, si è stabilito di istituire una commissione su diritti civili e temi etici, ritenuti questioni fondamentali della politica del PD, come rilevato da Bersani nella sua relazione. I diritti civili, la fecondazione assistita, le coppie di fatto, i problemi del fine vita, che in un primo momento erano stati esclusi come temi programmatici, entreranno a far parte a pieno titolo del manifesto politico del partito, in fase di redazione. Soddisfatto il Senatore Marino, che farà parte della Commissione di lavoro, presieduta dalla Presidente del Partito Democratico Rosy Bindi, assieme ad esperti esterni, che però avverte: ''Ora bisogna guardare i fatti e nei prossimi giorni incalzerò Bindi e Bersani perché il comitato si riunisca non per scrivere un documento di 180 pagine ma quei sì e quei no che devono essere centrali per il nostro partito: sì alle unioni civili, no alla legge Sacconi-Roccella sul testamento biologico, sì alla fecondazione assistita per le coppie, tutti aspetti centrali per la vita delle persone''. Compiaciuta della decisione pure Amalia Durazzo. “Si disegnerà – spiega la responsabile dei diritti civili (segreteria della Regione Campania del PD) - un'Italia più giusta e solidale: coppie dello stesso sesso avranno eguali diritti rispetto alle coppie eterosessuali, nessuno potrà essere discriminato nei suoi diritti solo per l'orientamento sessuale, si potrà costituire una famiglia anche senza il certificato di matrimonio, le coppie che non riescono ad avere figli non saranno costrette a emigrare all'estero (Spagna, Turchia, Francia...) per sottoporsi alla fecondazione assistita per colpa dell'orribile legge ora in vigore, i cittadini italiani potranno scegliere come essere curati e assistiti al meglio nella triste fase del proprio fine vita (nessuno potrà essere ad es. alimentato o idratato forzatamente contro la propria volontà, prolungando la sofferenza).”

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