domenica 5 gennaio 2014

Intervista al Presidente del Consiglio Comunale di Vico Equense, Maurizio Cinque

Vico Equense - Presidente, cosa pensa dell’anno trascorso? Sicuramente è stato un anno molto difficile per tutti noi. Un 2013 sotto molti aspetti “molto particolare”, nel mondo come a Vico Equense: in Vaticano ci sono due Papi, a forza di “vaffanculo” si può diventare il primo partito in Italia, si “sale” e si “scende” in politica velocissimamente, destra e sinistra possono governare insieme anche dopo anni di insulti, si può “perdere” vincendo le elezioni, un Presidente della Repubblica Italiana per la prima volta viene rieletto, Berlusconi dopo 25 anni fa nascere un governo di pacificazione, viene condannato e decade da senatore, improvvisamente i partiti politici eleggono quasi contemporaneamente “segretari giovani”, muore Nelson Mandela, muore Andreotti e viene eletto a Vico Equense un Presidente del Consiglio Comunale di 36 anni. Sicuramente, però, i tempi di crisi e le difficoltà economiche di molti si fanno sentire a più livelli ed anche a Vico Equense. Dalle famiglie, cui cerchiamo di offrire sostegno con numerose iniziative, ai piccoli imprenditori, ai commercianti che vivono un periodo terribile, agli artigiani a cui dovremmo essere più vicini e disponibili al dialogo ed alla cooperazione, ai tanti giovani che non trovano lavoro ed anche ai tanti lavoratori che il lavoro l’hanno perso… Questo è stato per lei il primo anno come Presidente del Consiglio Comunale. Come ha vissuto questa esperienza? Indubbiamente ho sentito il peso della responsabilità che il ruolo comporta. Spesso non ci si rende conto dell’importanza della funzione di raccordo che la carica comporta, tra i cittadini ed il consiglio comunale e tra questo ed il sindaco e la giunta. Ma da giovane Presidente ho puntato tutto su una cosa “silenziosa e rivoluzionaria” di questi tempi: il rispetto delle regole. Quali sono i suoi auspici per il 2014? Lancio un appello a tutti i giovani affinchè non perdano la speranza, non mollino, combattino sempre per le loro aspirazioni anche quando sembra che “il cielo s’è dimenticato d’essere azzurro” e soprattutto spero che i tanti uomini e le tante donne di “talento” della nostra città, giovani e meno giovani, comincino a dedicare un poco del loro tempo libero alla cosa pubblica, mettano a disposizione della città le loro idee ed esperienze professionali. E desidero contribuire a rendere possibile tutto ciò.
 
E quali auguri per il 2014? Gli auguri Istituzionali o come dice qualcuno gli “auguri comodi”: al Sindaco, alla Giunta, alle Forze dell’Ordine, al personale sanitario, alle Autorità Religiose, a tutto il Personale Comunale, al Segretario Comunale, agli ammalati, a chi vive in "difficoltà" a tutti vanno i miei migliori auguri e quelli del Consiglio Comunale che ho l’onore di rappresentare, affinchè non si perdano mai di vista anche nel 2014 i principi ed i valori importanti della vita, della politica e del lavoro. Allora esistono anche gli auguri scomodi? Papa Francesco ha detto: “l’unica guerra che tutti dobbiamo combattere è quella contro il male”. Per me il male è la povertà, la corruzione, il non rispetto dell’altro, la sopraffazione,il farsi beffa della legge, il non far funzionare al meglio i servizi per i cittadini, la non trasparenza, il non essere disponibili verso chi ha “difficoltà”, il non saper chiedere scusa ai cittadini per scelte politiche sbagliate. Spero che nel 2014 si combatti sempre di più contro questi mali. Questo è il mio augurio scomodo. Ma spero soprattutto in un cambiamento in una "scossa": economica,culturale che ridia slancio, tolga "grigiore" e "pessimismo" a questa citta e porti benessere ai cittadini di Vico Equense che coinvolga ogni settore,ogni frazione e che veda finalmente protagonisti senza indugio e coraggiosamente i giovani. Sereno 2014 a tutti.

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