lunedì 27 gennaio 2014

Scajola assolto

La dichiarazione di Raffaele Lauro

L'ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola oggi è stato assolto in merito alla compravendita di un appartamento nel centro di Roma, perché il fatto non costituisce reato. L'imprenditore Diego Anemone è stato invece prosciolto per avvenuta prescrizione. Il reato contestato dalla procura romana era finanziamento illecito ai partiti politici. La vicenda dell'appartamento al Colosseo rientrava nell'ambito dell'inchiesta su un presunto giro di corruzione sugli appalti per le Grandi opere. La casa romana di Scajola nel 2010 finì al centro di una bufera mediatica al culmine della quale lo stesso ministro si dimise. Secondo quanto appurato nel corso dell'inchiesta, l'appartamento fu pagato un milione e 700.000 euro, di cui 600.000 euro da Scajola e altri 900.000 messi a disposizione da Anemone tramite 80 assegni circolari. Scajola ha sempre negato ogni addebito e quando la vicenda esplose sulla stampa disse che Anemone aveva versato il denaro a sua insaputa. "L'assoluzione, - ha dichiarato, dal Sudamerica, Raffaele Lauro, capo di Gabinetto di Scajola al ministero dello Sviluppo Economico - in primo grado, di Claudio Scajola, perché il fatto non costituisce reato, e il riconoscimento della sua buona fede, nell'acquisto della casa di via del Fagutale, a Roma, dopo un calvario di tre anni e una gogna mediatica, senza precedenti nella storia politica italiana, dimostrano che la giustizia può ristabilire la verità, se gestita con equilibrio e senza obbedire a strumentalizzazioni, politiche o giornalistiche. Questa assoluzione, tuttavia, ripara solo in parte le sofferenze patite da Scajola e dalla sua famiglia, ma premia i pochi amici che hanno nutrito sempre la certezza della sua innocenza".

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