Incontro tra i rappresentanti di Sorrento, Sant’Agnello, Meta e Piano di Sorrento per discutere
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Sorrento - Trasformare il corso Italia nei viali del
Lungomare di Viareggio. È questa l’ultima idea
che sta balenando nella mente dei rappresentanti
politici della terra delle sirene.
Un lungo cordone che legherà Meta a Sorrento in
occasione del martedì grasso il prossimo 4 marzo.
Il Carnevale nella cittadina toscana è un’istituzione,
in costiera una lieta novella dopo i fasti
di un tempo.
Sono ormai più di 30 anni che si cerca anno dopo
anno di riportare in auge la vecchia edizione della
festa in maschera nella terra delle sirene.
A far cessare la bella attività di un tempo fu la
mancata sinergia tra gli organizzatori che provocò
la cancellazione della manifestazione dai
programmi comunali dell’epoca.
Sinergia che sembra ritrovata. Nei giorni scorsi
un incontro tra i rappresentanti degli enti locali
ha fatto riapparire come d’incanto la vecchia
iniziativa della sfilata di Carnevale per le strade
peninsulari.
Resta ancora un’idea, ma tutto lascia presagire
che potrebbe esserci un proseguo.
Ne hanno parlato in un faccia a faccia Mario
Gargiulo, del comune di Sorrento, Giuseppe
Gargiulo, per Sant’Agnello, il consigliere Augusto
Ercolano per Meta e Marco D’Esposito per la
Pro Loco di Piano di Sorrento. Resta alla finestra
Massa Lubrense. La “città dell’olio” vanta l’edizione
più antica del martedì grasso. A termini il
carnevale va in scena da anni.
Tutto, al momento, è solo un progetto, ma se andasse
in porto una sfilata da Sorrento, passando
per Sant’Agnello, Piano e Meta, per tutto il Corso
Italia, farebbe del carnevale peninsulare uno dei
più particolari della Campania e non solo della
provincia di Napoli.
A dare l’input l’assessore Giuseppe Gargiulo.
I colleghi degli altri enti locali della costiera
hanno espresso il loro interesse per il ritorno del
Carnevale.
Tanti i consensi. Alle parole si dovranno far seguire
i fatti. Il prossimo 4 marzo potrebbe quindi
essere una data storica. Infatti, qualora i rappresentanti
della maggioranza degli enti locali della terra delle sirene riuscissero a trovare i fondi si
potrebbe riproporre la tradizionale sfilata di carri
in penisola.
La ritrovata sinergia sarebbe il grimaldello giusto
per riportare in auge un’iniziativa, che era morta
negli anni ’80 a causa di lotte interne alle fazioni
politiche della penisola.
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