domenica 4 settembre 2016

Ex Ici, caccia agli evasori: il Comune recupera mezzo milione di euro

Comune di Sorrento
Fonte: Massimiliano D'Esposito da Il Mattino

Sorrento - Nel periodo a cavallo tra il mese di luglio del 2015 ed il 30 giugno di quest'anno gli accertamenti contro l'evasione dell'Ici (l'imposta comunale sugli immobili) hanno portato nelle casse dell'ente di piazza Sant'Antonino oltre 500mila euro. Le verifiche tributarie in merito a quella che ora è stata ribattezzata Imu (imposta municipale propria) sono scattate in base ad un preciso piano dell'amministrazione teso proprio a scovare i furbetti che versavano meno del dovuto o che tentavano di eludere completamente il pagamento del balzello a carico dei proprietari di immobili. Nell'arco di 12 mesi l'ufficio Tributi del Comune di Sorrento è riuscito già a recuperare circa 484mila euro. A questa somma si aggiungono ulteriori accertamenti relativi ad altri 57mila euro per i quali sono stati emessi solleciti ed ingiunzioni di pagamento. In sostanza è stato individuato un giro di evasione che si attesta intorno al 10 per cento del gettito totale dell'imposta che nelle casse del Comune di Sorrento porta circa 5milioni ogni anno. Il sindaco Giuseppe Cuomo ed il suo staff, però, non intendono fermarsi ai risultati già conseguiti e preparano un nuovo giro di vite. Allo scopo è stato predisposto un apposito progetto che prevede anche degli incentivi per il personale coinvolto nelle verifiche. I premi scatteranno se, nell'arco dei prossimi mesi, gli uffici impegnati nella gestione dei tributi locali riusciranno a recuperare entrate pari ad almeno il 3 per cento del totale.
 
L'asticella, quindi, è fissata in una cifra che si aggira intorno ai 167mila euro. Si tratta di una sorta di investimento per il Comune: gratifiche in cambio di maggiori entrate. Inoltre il costo sostenuto per incentivare i dipendenti, secondo la Corte dei Conti, non va neanche ad incidere sulla voce di bilancio relativa alla «spesa per il personale», in quanto «si tratta di compensi pagati con fondi che si autoalimentano con i frutti dell'attività svolta dai dipendenti, e, di conseguenza, non comportano un effettivo aumento dei costi». In particolare, per quanto riguarda gli incentivi elargiti per il recupero dell'Ici, gli stessi giudici precisano che «va pure tenuto conto che si tratta di compensi correlati ad un incremento delle entrate dell'ente, con conseguente miglioramento del saldo complessivo tra entrate e spese della gestione finanziaria dell'ente stesso». Il progetto per il recupero dell'evasione fiscale relativa all'Ici conferma l'impegno dell'amministrazione nella caccia a coloro che tentano di aggirare la normativa tributaria. Alcuni giorni fa sono stati resi noti i dati relativi alle verifiche in merito al mancato versamento dell'imposta di soggiorno da parte delle strutture ricettive del territorio cittadino. Durante l'ultimo anno sono stati recuperati circa 100mila euro grazie all'individuazione di un centinaio di attività completamente sconosciute al fisco. La verifica è stata condotta attraverso l'incrocio di banche dati, controlli informatici ed ispezioni sul territorio. Con gli aumenti che scatteranno dal prossimo primo gennaio, inoltre, pizzicare chi non rimette nelle casse comunali quanto pagato dai turisti potrà diventare un'operazione ancora più remunerativa per l'ente.

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