venerdì 9 settembre 2016

Il contrario della paura. Perchè terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti

Franco Roberti e Antonino Siniscalchi
A “Le Axidie” il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti

Vico Equense - Questa sera, sulla terrazza dell'Hotel “Le Axidie”, alla marina di Seiano, è stato presentato il libro “Il contrario della paura. Perché terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti” (Mondadori, 2016), del Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti. Intervistato dal giornalista de "Il Mattino" Antonino Siniscalchi, sono stati affrontati i temi di stretta attualità del terrorismo e del rischio attentati in Italia. Con l'innata semplicità che caratterizza il suo linguaggio diretto ed efficace, Roberti, dopo 40 anni in cui ha svolto attività di antimafia e antiterrorismo, ha spiegato il perchè ha sentito il bisogno di dare un contributo di conoscenza al pubblico. L’idea gli è venuta quando meno se l’aspettava: “Erano passati pochi giorni dagli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre 2015, quando ricevetti la telefonata di un vecchio amico: “Franco, dovrei partire con la mia famiglia per una vacanza. Che dici? Annullo tutto? Dobbiamo avere paura?“. È stato dopo quella conversazione che ha deciso di scrivere questo libro. La preoccupazione del suo amico era la stessa, come dimostrano tutti i sondaggi, della maggioranza degli italiani che, di fronte alla barbarie terrorista o alla forza di intimidazione della criminalità organizzata, sempre più spesso rispondono con la paura. Che tende a trasformarsi in razzismo, xenofobia, se non addirittura in collaborazione, magari involontaria, con i mafiosi.
 
Un libro che è diventato una necessità per spiegare che è necessario non avere paura: anzi continuare a uscire, viaggiare, frequentare cinema e concerti significa lottare contro i terroristi, il cui unico obiettivo è privarci delle nostre libertà. Così come denunciare chi chiede il pizzo, le imprese che soffocano la libera concorrenza, i mafiosi che truccano gare d’appalto e concorsi pubblici, fidandosi dello Stato che è in grado di garantire sicurezza e protezione, significa liberarsi dalle catene con cui la criminalità tenta di imprigionare, ogni giorno, le nostre vite. Perché la verità è il contrario della paura.

Franco Roberti è nato il 16 novembre del 1947 a Napoli, magistrato, attualmente è Procuratore nazionale antimafia. Vinto il concorso in magistratura, è stato nominato uditore giudiziario nel 1975, quindi ha rivestito l'incarico prima di pretore, presso il mandamento di Borgo San Lorenzo (FI) poi di giudice presso il Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi (AV), per diventare poi a partire dal 16 settembre del 1982 sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Tra l'11 gennaio del 1993 ed il 27 agosto del 2011, è stato sostituto procuratore nazionale antimafia presso la Direzione Nazionale Antimafia, quando è stato nominato procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli. A partire dal 16 aprile del 2009 ha assunto il ruolo di procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, con funzioni di coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. Il 25 luglio del 2013 è stato nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura, Procuratore nazionale antimafia, incarico ufficialmente assunto a partire dal 6 agosto del 2013.

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