mercoledì 7 agosto 2024

Castellammare. Stupisce il mare ritrovato «Un sogno che si avvera ora manteniamolo pulito»

Il litorale ancora poco affollato turisti arrivati per caso: «Incantati» 

IL REPORTAGE 

di Fiorangela d'Amora - Il Mattino 

Castellammare di Stabia - L'acqua è calda, il vento soffia tra gli ombrelloni, le boe in lontananza tengono le imbarcazioni distanti. Il giorno dopo la revoca del divieto di balneazione l'arenile di Castellammare è ancora un'oasi di pace. Nessun arrivo in massa, nessuna invasione, ma solo silenzio e sorrisi. «Abitiamo qui vicino - racconta Raffaella - siamo venuti a vedere se davvero è pulito e ci si può fare il bagno». E mentre lei racconta il marito è già in acqua con i bambini, «lui è stabiese - racconta la donna - ha vissuto con emozione questo momento». Esulta Raffaele: «Mio padre mi portava da bambino, mettevamo l'ombrellone al centro della spiaggia, certo era già vietato bagnarsi, oggi porto i miei figli con serenità». Accanto a loro c'è Francesco, anche lui vive tra il centro antico e via Bonito, è quasi mezzogiorno l'ultimo tuffo assieme ai tre figli, la moglie in attesa di un altro bimbo e la suocera. «Ci sono dei paletti in acqua lasciati da un attracco che fu messo negli anno scorsi - racconta Francesco - sto avvisando i turisti che arrivano a non tuffarsi qui dove hanno messo questa boa bianca per segnalare il pericolo. Adesso torniamo a casa, pranziamo e ci riposiamo, io lavoro di notte». 

LA GIOIA 

Emilia invece non sta nella pelle, è felice di poter tornare in spiaggia, proprio qui dove veniva da bambina, parla con tutti e sorride c'era anche il giorno prima e tornerà fino a fine estate. L'area dove c'è la passerella e le docce sembra essere popolata solo da stabiesi, qualche metro più avanti ci sono due sorelle Sabina e Valentina, con loro Antonino. «È una sensazione bellissima, siamo tornati bambini. Sentivamo i racconti dei nostri nonni e genitori, ora - racconta il marito di Sabina - speriamo che resti tutto così pulito e curato». Il rapporto con la città è quasi viscerale: «Nostro padre Gennaro era una delle voci storiche dei Fratiell e surell, lui è scomparso lo scorso inverno e mio fratello sta proseguendo la tradizione, vivere la città anche con il suo mare è una gioia immensa». Al centro della spiaggia dove la sabbia è più vicina alla villa ci sono anche tanti turisti che non resistono alla tentazione di raggiungere la battigia. Nastia è ucraina, si è appena alzata dall'acqua, con le ci sono le amiche e Pasquale. «Io sono di Castellammare ma faccio il pizzaiolo a Perugia siamo qui in vacanza, tornare su questa spiaggia sembra un sogno». 

LE RICHIESTE 

È arrivato solo anche Carlo che sente la musica, si copre il viso con il cappello e si gode il sole e il venticello sulla sedia che ha portato da casa. «Ieri era tutto perfetto qui, oggi già ci sono i resti che il mare ha lasciato stanotte - guardate racconta il 78enne - noi facciamo il nostro non buttando niente e controllando ma devono arrivare a pulire ogni giorno altrimenti tornerà tutto come prima. Io ricordo i lidi su questa spiaggia ed oggi ci torno con orgoglio». È arrivato invece quasi per caso a Castellammare Daniele da Ottaviano. «Siamo «passati in auto, dovevamo raggiungere Pozzano, poi abbiamo visto dei ragazzi che parcheggiavano e abbiamo chiesto informazioni. Ci piace questa spiaggia, abbiamo con noi anche dei bambini, eccoli vedete sono in acqua». In riva al mare non fa troppo caldo, il vento aiuta a rendere tutto più piacevole, sono tanti i residenti dei paesi vicini che arrivano sulla sabbia ripulita: Sant'Antonio Abate, Terzigno, Gragnano, ognuno ha scelto il posto in prima fila, non ha speso nulla se non il proprio tempo. «Sono un po' come San Tommaso - racconta Pasquale - la balneabilità è un fatto straordinario che ho voluto toccare con mano. Contro l'inciviltà serve la rivolta del popolo più che aspettare l'intervento dei controlli». Oggi è il suo ultimo giorno a Castellammare, domani sarà di nuovo a Torino, «rosico al pensiero che se vivessi qui potrei scendere di casa con ciabatte e telo e raggiungere il mare in due minuti. Rosico di gioia».


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