mercoledì 7 agosto 2024

Faraglioni, identificati i "signori dell'inchino" «Oasi violata per soldi»

IL BUSINESS 

di Antonino Pane - Il Mattino

Capri - C'è un tariffario per provare il brivido Faraglioni. C'è un prezzo per un passaggio in gita di giorno con altre persone, uno per andare da solo con la persona amata. C'è anche il prezzo per andare di notte a scambiarsi coccole all'ombra del foro del Faraglione di Mezzo. Sai che bello, poter dire agli amici, che hai fatto l'amore sotto i Faraglioni. I Faraglioni a Capri sono tutto per tutti. Negli anni si è inventato qualunque cosa. Ripartire con un sassolino che era venduto come pietra dei Faraglioni era la certezza che la fortuna ti seguiva. Oggi trovi chi prepara i pomodori alla caprese ma con una particolarità unica: i pomodori sono stati tenuti al fresco nel mare dei Faraglioni. E che dire di costosissimi gioielli che li riproducono, delle milioni e milioni di foto scattate da Punta Tragara con alle spalle gli scogli più famosi del mondo. Un mito. Un mito che Capri ha coltivato alla grande, che ha fatto il giro del mondo grazie alle decine di set cinematografici allestiti intorno a queste vere e proprie pietre del piacere. In passato si valorizzavano alla grande anche i fondali dei Faraglioni. Il compianto armatore Mariano Pane inventò l'immersione del sommergibile giallo per far ammirare le praterie di posidonia che circondavano le radici degli scogli. Faraglioni per tutti e per sempre, dunque. 

IL GIRO D'AFFARI 

Un vorticoso giro di denaro: basti pensare che il numero di barche in attività solo nel Golfo supera le cinquemila unità (ma se si sommano gli abusi questa cifra è irrisoria). E l'incrocio dei Faraglioni con questa attività sta producendo effetti devastanti. Non più 5/10 passaggi al giorno quando le barche di lusso in mare erano i Riva Superacquarama. Oggi siamo a centinaia di passaggi in un'area completamente inibita alla navigazione e su cui è stata anche estesa la protezione Mare 2000, voluta dal governo italiano e dalle Ue. E allora bisogna in qualche modo arginare queste bravate. L'Autorità Marittima sta valutando di qualificare la forma di responsabilità delle agenzie che nei fatti pubblicizzano come possibile una condotta, che, invece, è assolutamente vietata. Gli ufficiali della Guardia Costiera, al comando dell'ammiraglio Pietro Vella, stanno setacciando siti, pubblicità, social. E stanno emergendo fatti assolutamente incredibili: il passaggio sotto i Faraglioni costa al punto che c'è un vero e proprio tariffario. La guardia costiera per ora non dice di più, ma si sta indagando a 360 gradi anche su agenzie di charter estere che pubblicizzano il brivido Faraglioni. L'attività portata avanti mira a sancire un vero e proprio illecito amministrativo. In alternativa ci sarebbe l'applicazione dell'articolo 415 del codice penale nella fattispecie dell'istigazione alla violazione. Si tratta, comunque, di contesti completamente nuovi dove, per ora, si stanno solo definendo i contorni. 

IL BLITZ 

Intanto dopo il sequestro di boe e gavitelli abusivi nel porto di Capri da parte della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, ieri gli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare, coordinati dal comandante Andrea Pellegrino, hanno nuovamente operato a Nerano presso Marina del Cantone con i propri mezzi navali per liberare specchi acqueo abusivamente occupati. L'attività si affianca ai sequestri già effettuati dalla Guardia Costiera lo scorso primo agosto e ha permesso il recupero di decine di boe e di circa 200 metri di cordame materiale plastico peraltro pericoloso per la sicurezza della navigazione. Anche stavolta le attività hanno permesso di restituire alla collettività lo specchio acqueo di circa 1000 metri quadrati. «È un'attività - spiega il comandante Pellegrino - di salvaguardia dell'ambiente marino diretta a liberare spazi marittimi dall'abusivismo e, più in generale, la sicurezza della navigazione a fronte di possibili intralci che questi materiali rappresentano per i bagnanti oltreché per le unità in transito». Inoltre nella fase di pattugliamento, in zona Marina di Puolo è stata poi riscontrata la presenza di unità adibite al noleggio troppo vicine alla costa, immediatamente sanzionate dai militari. Tutte le Capitanerie di Porto che dipendono dalla direzione marittima campane, proseguiranno anche nei prossimi giorni con azioni mirate per garantire un'adeguata cornice di sicurezza. È proprio per questo tutte le aree particolarmente trafficate saranno costantemente monitorate anche da remoto e con ausilio dell'elicottero. Inoltre lo stesso ammiraglio Pietro Vella non ha escluso anche l'impiego di droni per documentare le violazioni nelle aree di particolare protezione.

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