lunedì 16 giugno 2008
«Underground, questione di pelle»
Piano di Sorrento – La tematica dell’intolleranza razziale raccontata col linguaggio della danza. Martedì sera alle ore 20 (con repliche mercoledì e giovedì), riflettori puntati sul palco del teatro «delle Rose» di Piano di Sorrento per «Underground - Questione di pelle», consueto appuntamento di fine anno accademico promosso dal «Dance studio» di Raffaella Pandolfi, in collaborazione con «Dance world» di Mariella Romano e «Danzart» di Diana Gargiulo. Per questa edizione, le allieve daranno vita ad uno spettacolo suggestivo, danzando sul campo della diversità. «Underground, Questione di pelle - spiega Raffaella Pandolfi - si prefigge l’ambizioso obiettivo di dare uno scossone alla nostra società così ipocritamente aperta alla novità, ma in realtà radicalmente ancorata ad una tradizione di intolleranze razziale e culturale». Underground non è solo la ferrovia londinese, ma diventa una «rete sotterranea di resistenza», dove la parola «diverso» si trasforma in sinonimo di vera forza, di identità, di minoranze che non vogliono più lasciarsi infangare, non perdendo la propria identità. «Durante lo spettacolo - continua Raffaella Pandolfi - il sottosuolo non è più fango, non è fogna, non è male, ma è vita. La nostra è una sfida a stanare questa forza». Una «storia delle diversità» che ha inizio nell’America degli indiani, si snoda attraverso il «Far west» e trova il suo epilogo nella torbida Brooklyn di fine anni Settanta, divisa fra le bande di Free boy, Yankee e Spanks. Uno spettacolo ricco di suggestioni e di significati: Dance studio non è nuovo a proposte del genere. Già negli anni scorsi l’accademia presentò «Io allo specchio... Una donna racconta», una rappresentazione artistica dei ricordi, della carriera, della delusione, della malattia e della rivalsa della donna contemporanea. (Giuseppe Damiano il Mattino)
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