martedì 18 novembre 2008
I pendolari ...
Regione Campania - L'emigrazione è una piaga storica dell'Italia meridionale. Sarà forse per questo retaggio culturale che il Consiglio regionale della Campania ha mantenuto una strana abitudine: quella del pendolarismo. Oggi 41 consiglieri su 60 abitano fuori Napoli. A parte i dubbi sulla loro assidua presenza ai lavori del "parlamento regionale", resta un problema molto più venale: quello dei rimborsi, che trasforma il fenomeno della mobilità politica nello scandalo dei "pendolari d'oro". Almeno 41 fuorisede percepiscono ricchi rimborsi extra: ogni anno fino a 370 mila euro. I dati di ottobre 2008 sono impressionanti. Il più lontano è Francesco Brusco, del Mpa di Lombardo: 2978 euro di rimborso mensile. Dichiara di venire ogni volta da Vibonati, nel cuore del Cilento, al confine tra Campania, Calabria e Basilicata. Luca Colasanto del Nuovo Psi ottiene il risarcimento di 2935 euro al mese, dichiarando un tran tran di 296 chilometri tra casa e pubblico ufficio. Poi ci sono Fernando Errico dell'Udeur con 2440 euro, Donato Pica del Pd con 2207, Vittorio Insigne (processato e assolto in primo grado per i rapporti con i casalesi), ex Udeur ora gruppo misto con 1478. E Gerardo Rosania di Rifondazione, per esempio, ne ottiene 1068 per non fermarsi a Eboli. Tutto ciò per partecipare a 18 riunioni mensili del consiglio. Dopo le inchieste del Mattino, la procura di Napoli ha aperto un'indagine: il reato ipotizzato è truffa. Il governatore Antonio Bassolino e il presidente Sandra Lonardo Mastella hanno chiesto ai loro consiglieri di evitare spese inutili in un momento di recessione. Loro non hanno rimborsi: usano le 30 auto blu con autista in dotazione alla Regione. (L’Espresso)
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