sabato 21 marzo 2009

Seggi, accuse al coordinamento Pd

Sant’Agnello - Saltano le primarie Pd in tre città del comprensorio e dai circoli locali arrivano le critiche alla gestione del coordinamento provinciale. A poche ore dall’annuncio dell’ubicazione dei seggi, allestiti in 89 città, che domenica saranno aperti a tutti gli elettori del centrosinistra per la scelta (tra Salvatore Vozza, Luigi Nicolais e Guglielmo Allodi) del candidato alla presidenza della Provincia da proporre alle elezioni di giugno, dai circoli territoriali Pd arrivano le prime accuse per la mancata apertura dei seggi in tre Comuni, tutti dell’area a sud del capoluogo. Si tratta di Casola, dove gli elettori saranno dirottati a Gragnano, Massalubrense, accorpata a Sorrento, e Sant’Agnello, dove i simpatizzanti del centrosinistra potranno esprimere la propria preferenza nel seggio allestito a Piano di Sorrento. In particolare, a sollevare il polverone di polemiche, è l’assenza di un seggio a Sant’Agnello, città simbolo per Piergiorgio Sagristani, di cui è stato sindaco e dove cinque anni fa si attestò come candidato più votato della provincia, (presentandosi nel collegio che comprende anche Capri, Anacapri, Sorrento, Massalubrense, Meta e Piano). Quasi 10mila preferenze che lo hanno lanciato con forza nello scenario della politica provinciale, che due anni fa lo hanno portato a lasciare il seggio in consiglio per approdare nella giunta del presidente Dino Di Palma, con l’incarico di assessore alle politiche sociali. Sindaco, consigliere e assessore provinciale, leader indiscusso del territorio, Sagristani non è però riuscito ad organizzare una sede provvisoria dove allestire un seggio per le primarie del Pd. Secondo molti iscritti Pd, lo scarso interessamento alle primarie dell’assessore alle politiche sociali sarebbe dovuto a un forte dissidio con i vertici provinciali del suo partito, che avrebbero indotto lo stesso Sagristani ad aprire il confronto con i vertici dell’Udc, al fine di valutare un’eventuale candidatura tra le fila del partito di Casini, un passaggio più volte segnalato nei giorni scorsi al consiglio di Santa Maria la Nova. Intanto, in penisola, c’è chi preferisce non entrare direttamente nel merito della questione Sagristani, ma non tralascia le accuse al coordinamento provinciale per la mancata apertura dei seggi. «Come dirigenti locali ci siamo mossi ripetutamente – spiega Stefania Astarita, membro del direttivo di Meta e responsabile provinciale con Emma Giammattei –, ma da Napoli non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Comprendiamo le difficoltà incontrate dal commissario Morando, ma una seria iniziativa ad opera del coordinamento provinciale avrebbe potuto ovviare ogni scontro o problematica di tipo locale». Intanto, dai circoli della penisola, in molti indicano Astarita come papabile candidata del Pd, in antitesi alla candidatura di Sagristani. Una voce che la stessa interessata non smentisce. «Le candidature saranno decise dagli iscritti locali – sottolinea –, la discussione è aperta e il collegio sceglierà il candidato migliore da presentare agli elettori». (Ciro Saccardi il Mattino)

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