Penisola Sorrentina - Il «progetto portante», in realtà, sembra già a buon punto: salvo clamorosi colpi di scena, infatti, le amministrazioni costiere punteranno a un nuovo piano per la mobilità sostenibile, con la costruzione di un percorso alternativo al corso Italia (la famigerata strada dei «quattro cimiteri»). Nasce l’"Accordo di Reciprocità" (AdR) per gli interventi infrastrutturali per la mobilità sostenibile in costiera sorrentino-amalfitana. Si tratta di un importante strumento politico-amministrativo – che viene qui utilizzato per la prima volta in Campania - con il quale, facendo tesoro dell’esperienza maturata nel periodo di programmazione 2000-2006, si realizza un nuovo modello di pianificazione concertata per l’utilizzo dei fondi europei del periodo 2007-2013. Il tema della mobilità sostenibile in costiera sorrentino-amalfitana, è dunque il primo banco di prova per questo nuovo strumento, che mette insieme tutti gli enti responsabili di un determinato territorio (Regione, Province, Comuni, Comunità montane, Soprintendenze, Patti territoriali ed enti e aziende di trasporto) per individuare una strategia comune e condivisa (reciprocità) di intervento, coerente con uno sviluppo equilibrato di quell’area. La Regione Campania ha messo in campo già 500 milioni di euro e che serviranno per attuare le strategie di sviluppo fondate sui Sistemi territoriali indicati nel Piano territoriale regionale, il Ptr. Gli Enti locali, in sostanza, dovranno associarsi per redigere un progetto da sottoporre a finanziamento. Diversi i criteri di valutazione. A cominciare da una valutazione degli studi di fattibilità del progetto portante, quello principale, che serviranno per capire quali risultati, anche e soprattutto sul breve periodo produrranno per il territorio interessato. Anche la qualità del progetto sarà importante per poter accedere agli Accordi di Reciprocità, perché, come ha sottolineato D'Antonio "non andiamo a distribuire in giro i soldi della spesa pubblica senza badare alla qualità di questa spesa". Le maggiori resistenze sono arrivate da Vico Equense, che avrebbe preferito la funicolare per Positano. A spuntarla è stata la strada dei quattro cimiteri, questo collegamento viario nasce come proposta negli anni sessanta, già allora ci si rendeva conto della necessità di alleggerire il traffico su Corso Italia.
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