L’ira del Governatore Bassolino
Accuse ingiuste e persecuzione: ritorna la storia del complotto giudiziario e mediatico mosso ai danni di vittime innocenti. Il sottosegretario Nicola Cosentino ascoltato ieri mattina dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, ha negato ogni addebito e ha sostenuto l'esistenza di una prevenzione dei magistrati nei suoi confronti. ''Se contro di me c'è da parte dei magistrati un fumus persecutionis? Veramente - ha detto Cosentino rispondendo ai cronisti- contro di me c'è un 'fumone' di persecuzione''. “Non interverrò, non intendo intervenire”. Poche parole ma chiare. Silvio Berlusconi a Montecitorio replica così a chi gli chiede il futuro del sottosegretario all’economia dopo la richiesta di dimissioni che a gran voce si è alzata dall'opposizione, in testa Italia dei Valori. Anche il testo della mozione del Pd è pronto. Corretto negli aspetti tecnici da Donatella Ferranti, capogruppo in commissione Giustizia, verrà depositata tra oggi e domani. Ai cronisti che le domandavano cosa fosse cambiato rispetto alla scorsa primavera, quando un'altra mozione del Pd contro Cosentino non fu sostenuta dall'intero gruppo, Ferranti ha spiegato: "è cambiato moltissimo, perchè oggi abbiamo un provvedimento della magistratura che fa degli addebiti precisi al sottosegretario, mentre allora c'era solo un'indagine e le notizie provenivano solo da indiscrezioni giornalistiche". Duro intervento di Antonio Bassolino sul caso Cosentino. "Cerco sempre di muovermi con il necessario stile istituzionale e l’ho fatto ancora in questi giorni in rapporto alla grave vicenda che vede coinvolto Cosentino - ha dichiarato in una nota -. Ma vedo che il sottosegretario all’Economia e deputato Pdl sentendosi forte dell’immunità parlamentare, sostiene che chi ha aperto le porte alla camorra rimane a governare la Regione Campania mentre chi come lui ed il governo Berlusconi ha osteggiato con ogni mezzo la criminalità organizzata deve subire massacri mediatici e strumentali. Siamo davvero al delirio". Poi una distinzione seguita dall'affondo. "Dal punto di vista giudiziario si vedrà. Ma dal punto di vista politico la verità è molto semplice e chiara - ha aggiunto il governatore - Per quanto riguarda i rapporti tra la politica e la camorra e per quanto riguarda le lotte e le iniziative contro la camorra ogni cittadino di Napoli, di Casal di Principe e di qualunque altra città sa bene, da sempre, da che parte sta Cosentino e da che parte sta Bassolino".
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