I negozi, da gennaio, potranno distribuire soltanto sacchetti in mater-bi o materiali di origine vegetale, cellulosa, carta, tela o altre fibre naturali
Vico Equense - L’Amministrazione comunale di Vico Equense istituisce il divieto di fornire buste in plastica non biodegradabili. Il provvedimento, a cui dovranno adeguarsi tutti gli esercenti commerciali del territorio, entrerà in vigore il primo gennaio del prossimo anno. I negozi, dunque, potranno dare ai clienti soltanto sacchetti in mater-bi o materiali di origine vegetale, cellulosa, carta, tela o altre fibre naturali. I trasgressori saranno costretti a pagare una sanzione amministrativa che va da 25 a 50 euro e se la violazione accadrà più di due volte perderanno la licenza commerciale di vendita. “Il divieto di shoppers in polietilene – afferma Francesco Coppola, assessore all’ambiente – rappresenta non solo un adeguamento alle direttive nazionali, ma un ulteriore importante passo in avanti in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti”. Il Comune di Vico Equense si è distinto in più di un’occasione per la grande attenzione rivolta verso l’ambiente. Ultimo dei numerosi riconoscimenti ottenuti nella raccolta differenziata è quello di “Comune riciclone Campania 2009”, ricevuto il 21 ottobre, nell’ambito della manifestazione promossa e organizzata da Legambiente dove Vico Equense si è classificato al secondo posto tra i Comuni ricicloni che hanno una popolazione superiore ai ventimila abitanti. Risale a qualche mese fa, invece, il titolo di miglior Comune del sud Italia per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in plastica e il quinto posto tra i Comuni sopra i 10.000 abitanti dell’area sud per la buona gestione del servizio di raccolta. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)
Vico Equense - L’Amministrazione comunale di Vico Equense istituisce il divieto di fornire buste in plastica non biodegradabili. Il provvedimento, a cui dovranno adeguarsi tutti gli esercenti commerciali del territorio, entrerà in vigore il primo gennaio del prossimo anno. I negozi, dunque, potranno dare ai clienti soltanto sacchetti in mater-bi o materiali di origine vegetale, cellulosa, carta, tela o altre fibre naturali. I trasgressori saranno costretti a pagare una sanzione amministrativa che va da 25 a 50 euro e se la violazione accadrà più di due volte perderanno la licenza commerciale di vendita. “Il divieto di shoppers in polietilene – afferma Francesco Coppola, assessore all’ambiente – rappresenta non solo un adeguamento alle direttive nazionali, ma un ulteriore importante passo in avanti in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti”. Il Comune di Vico Equense si è distinto in più di un’occasione per la grande attenzione rivolta verso l’ambiente. Ultimo dei numerosi riconoscimenti ottenuti nella raccolta differenziata è quello di “Comune riciclone Campania 2009”, ricevuto il 21 ottobre, nell’ambito della manifestazione promossa e organizzata da Legambiente dove Vico Equense si è classificato al secondo posto tra i Comuni ricicloni che hanno una popolazione superiore ai ventimila abitanti. Risale a qualche mese fa, invece, il titolo di miglior Comune del sud Italia per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in plastica e il quinto posto tra i Comuni sopra i 10.000 abitanti dell’area sud per la buona gestione del servizio di raccolta. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)
4 commenti:
Le buste Bio sono in uso da secoli. A partire dagli anni '90 si usa sono buste con la ben nota scritta: "Biodegradabile al 90%"
Un'altra perdita di tempo e di spreco. Speriamo che questa amministrazione si degradi al 100%.
Ma come si fa ad asserire una cosa del genere????
Caro Anonimo sono pochissimi gli esercizi commerciali che usano le buste biodegradabili.
Se preferisce posso farti un elenco o puoi tu stesso fare un giro per i negozi vicani.
Attendo tue.
Per fortuna il secondo anonimo contesta solo la biodegradabilità delle buste e non quella, molto più importante, dell'amministrazione vicana.
Quando vado a fare la spesa, porte le mie borse personali che di solito sono di stoffa e le riempio di tutto quello che avrei messo nelle buste di plastica. Fatico meno ed ho a che fare meno con la plastica.
A proposito non fate attaccare la plastica sulle cose oleose, infatti la plastica rilascia una sostanza che si chiama "bisfenolo A" che potrebbe portere il tumore alla mammella ed alla prostata.
Attenti anche alla carne quando è imbustata a contatto con i fogli di plastica.
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