Castellammare di Stabia - Grande emozione per il varo è stata espressa anche da Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà e consigliere comunale del Pdl. «Ho assistito al varo, come da tradizione, guardandolo da via Fratte, ovvero dall’alto della zona adiacente al Castello Medievale. Ed, anche se oramai ogni volta è lo stesso spettacolo, che in fondo guardo costantemente da quanto ero bambino, mi suscita sempre una grande emozione la vista di quello che per gli stabiesi veri rappresenta una tradizione da onorare fino in fondo». Continua Sicignano: «Ogni volta penso a quante occasioni perse ha subito la città a causa di una politica cittadina troppo inerme, che, ad esempio, al contrario di quanto avviene in altre città, non ha mai pensato di sfruttare turisticamente questo grande patrimonio stabiese. Io personalmente ho indirizzato tanti progetti al Ministro del Turismo, affinché si suggerisse agli enti locali una inversione di tendenza. Ogni volta dal Ministro Brambilla ho sempre avuto grande considerazione, meno dagli enti locali, su cui, però, competono le vere competenze in materia. Ho avuto adesioni anche allo Stato Maggiore della Marina e sono sicuro che a breve la situazione potrebbe cambiare». Intanto, l’esponente del Pdl esprime preoccupazione anche per i rischi relativi al posto di lavoro dei dipendenti della Fincantieri. «Sono molto preoccupato per le note vicende relative ai lavoratori della Fincantieri. Ho personalmente incontrato singolarmente alcuni lavoratori, a cui ho manifestato la mia vicinanza. E’ bene essere chiari perché la vicenda è grave e molto complessa perché di non immediata soluzione e la politica deve fare fronte comune per aprire uno spiraglio importante a tutela dei lavoratori. Continuo a pressare gli organi governativi affinché il problema venga preso nella giusta considerazione e la prossima settimana sarò a Roma per incontrare alcuni referenti nazionali e approfitterò dell’occasione per discutere anche di questa vicenda». Conclude Sicignano: «Il mio appello è che nessuno colori politicamente una battaglia per guadagnare primogeniture e qualche voto per le prossime elezioni. Ciò, in realtà, significherebbe condannare definitivamente le speranze dei lavoratori»
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