sabato 13 febbraio 2010

Un duro colpo alla sanità

Regione Campania - La norma che dava tre anni in più alle regioni per i piani di rientro dai deficit della sanità esce dal maxiemendamento del Governo sul decreto legge milleproroghe. Dura la replica del Governatore Antonio Bassolino. "È davvero molto grave - scrive sul suo blog - quanto è avvenuto ieri al Senato. Il governo ha infatti dato un colpo durissimo al risanamento della sanità di tutte le Regioni. È poi singolare il silenzio che ha avvolto questa assurda vicenda. Eppure, sia l’assessore alla sanità Mario Santangelo, sia il subcommissario alla sanità in Campania Giuseppe Zuccatelli hanno detto subito parole chiare e forti. In sostanza, il governo ha dato mano libera, in base ad un emendamento presentato dal Pdl, al pignoramento dei beni delle Regioni impegnate a rientrare dal proprio deficit sanitario. Con l’emendamento approvato ieri al Senato, i pignoramenti potranno essere esecutivi a partire dal 1° marzo, mentre la Finanziaria prevedeva la scadenza al 31 dicembre 2010. Così facendo, - continua il Governatore - come dice bene l’assessore Santangelo, nel mentre si dichiara la volontà di favorire le legittime aspettative dei creditori, in realtà si viola uno dei punti fondamentali del Patto per la Salute sottoscritto dal Governo e da tutte le Regioni a novembre. In quel patto, è stabilita una procedura che blocca il pignoramento dei beni per 12 mesi, per dare la possibilità alle Regioni di proseguire nel piano di razionalizzazione della spesa e quindi, poi, di soddisfare i creditori. Furbescamente si fanno saltare gli accordi sottoscritti dal governo con tutte le Regioni. Si mette così in difficoltà l’intero sistema sanitario e quindi tutti i cittadini. Lo dice chiaramente Giuseppe Zuccatelli, subcommissario per la sanità in Campania, nominato dal Governo: “L’abolizione di tale norma è un grave scivolone che va contro la salvaguardia della sanità campana. Il blocca pignoramenti serviva a liberare risorse per poter pagare immediatamente i debiti di tutti i fornitori che la sanità campana ha accumulato. In questo modo invece si renderà ancora più problematico, se non impossibile, pagare i debiti, sia quelli vecchi che quelli nuovi, favorendo esclusivamente le banche e gli studi legali”. La conferenza delle Regioni - conclude Bassolino - con forza ha sollevato il tema e chiede che, alla Camera, venga ristabilita la norma proroga-pignoramenti prevista dal Patto."

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