giovedì 4 marzo 2010

I rimborsi d'oro dei consiglieri stabiesi 700 euro al mese per sedute fantasma

Inchiesta della Procura oplontina, indagati ventisette rappresentanti su trenta

Castellammare di Stabia - Cara, carissima politica. I rappresentanti dei cittadini interpretano, senza arrossire, il ruolo da manager di multinazionali, pretendendo e accreditandosi gettoni d'oro alla voce rimborsi e indennità. Storia vecchia e purtroppo sempre attuale quella portata alla luce da un'inchiesta della Procura di Torre Annunziata. I pm si sono concentrati sull'operato di ben 27 consiglieri comunali (su 30) di Castellammare di Stabia formulando accuse per truffa e falso ideologico. Gli esponenti del parlamentino stabiese sono sotto inchiesta, per aver intascato gettoni di presenza delle commissioni consiliari. Le indagini della Guardia di finanza, coordinate dal procuratore aggiunto Raffaele Marino, hanno evidenziato che i 27 consiglieri risultavano formalmente presenti nelle commissioni consiliari - dove si dovrebbero discutere i testi normativi, ecc. In realtà spesso erano al bar o a casa. I circa 700 euro al mese di compensi per le sedute fantasma venivano però intascati regolarmente. Una bufera giudiziaria alla vigilia delle elezioni, che non risparmia nessuno dei due schieramenti politici. Una brutta vicenda di casta e malapolitica che fa sprofondare ancora di più la credibilità della politica stabiese, dopo le ombre per l'uccisione del consigliere Gino Tommasino e la scoperta di infiltrazioni del clan D'Alessandro tra i candidati del Pd alle primarie. (Corriere del Mezzogiorno.it)

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