Walter Veltroni cita Groucho Marx per assicurare che la sua Fondazione 'Democratica. Scuola di politica' non sara' una corrente: "Nemmeno io parteciperei ad una iniziativa di corrente veltroniana", ha assicurato l'ex leader del Pd presentando a Roma il calendario di attivita' della scuola, insieme al presidente del comitato scientifico Michele Salvati e al direttore Salvatore Vassallo. "Non e' una finzione, una cosa che chiamiamo scuola, ma poi sara' altro", ha insistito Veltroni. "Sara' una scuola di ascolto, rivolta ad ascoltare opinioni diverse che possono incrociarsi per dare vita ad una struttura aperta". L'ambizione, ha spiegato, "e' contribuire a formare una generazione, anche se non contera' il dato anagrafico. La scuola sara' rivolta a tutte le persone che hanno voglia di mettere ordine nelle mutate categorie del pensiero politico". Veltroni ha insistito molto sul concetto di apertura tanto che, ha assicurato, la scuola "non sara' identificabile con un partito, con piu' partiti, con componenti o correnti". Non a caso alla conferenza stampa era presente il portavoce dell'Idv Leoluca Orlando e del consiglio di amministrazione fara' parte anche Massimo Calearo, il manager passato dal Pd ad Alleanza per l'Italia. E la porta, ha assicurato, e' aperta anche all'Udc. Sul fatto che Democratica sara' "una scuola" ha insistito anche Vassallo, che ha spiegato le cinque aree su cui intende concentrarsi l'attivita' della scuola, il cui debutto ufficiale sara' il 25 giugno a Bologna con una iniziativa sulla strage di Ustica. Si parlera' di societa' e di politica, di istituzioni, di storia, di pensare globale e di comunicazione. Per esempio, sono gia' in programma seminari sulla riforma del welfare state e del federalismo fiscale. Il lavoro poi sara' trasversale in collaborazione con altre fondazioni, compresa FareFuturo presieduta da Gianfranco Fini. Insieme ad ottobre sara' organizzato un seminario sulla legalita' in Calabria. Dal canto suo, anche Salvati ha insistito sulla dimensione della formazione che avra' la scuola. "non sara' una cosa correntizia e ristretta, ma sara' larghissima", ha assicurato, "se avessi pensato che si trattava di un pezzettino organizzativo della corrente veltroniana ne' io ne' Vassallo ci saremmo stati". La sede inaugurata oggi a Roma e' in alcune delle stanze che sono state gia' sede del Manifesto: duecento metri quadrati a pochi passi da via Condotti. Le attivita' della scuola saranno finanziate da sottoscrittori. Hanno gia' aderito 151 tra deputati e senatori, "di tutte le culture e le posizioni del Pd", ha sottolineato Veltroni, ma non solo. Ognuno di loro si e' impegnato a versare 50 o 100 euro al mese per un anno, cosi' che la scuola potra' contare come minimo su una dotazione di 90 mila euro per tutte le attivita'. Del cda fanno parte, oltre a Calearo, anche Renato Soru, Maria Paola Merloni, Raffaele Ranucci e Guido Ghisolfi. Annamaria Malato sara' tesoriere e Giovanna Marinelli segretario generale. Presentato anche il simbolo, un cerchio giallo su cui spicca in nero 'Democratica', ed il sito aperto ai contributi di diversi studiosi tra cui l'economista Jean Paul Fitoussi. (AGI)
1 commento:
Come dire: le cose inutili della sinistra autoreferenziale ed inconcludente.
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