Agerola - Il sindaco Michele Pisacane, deputato in quota Udc, potrebbe presto lasciare il movimento di Casini per traslocare nel Partito Democratico. Al momento si tratta soltanto di una indiscrezione, tuttavia negli ambienti politici dei Lattari la notizia del nuovo cambio di casacca di Pisacane circola con sempre maggiore insistenza. Un primo contatto tra il deputato agerolese e i vertici regionali dei democratici dovrebbe infatti svolgersi già nel prossimo fine settimana nel capoluogo partenopeo, anche se dal diretto interessato per il momento non arrivano né conferme né smentite. Tra i motivi della rottura con l’Udc invece, ci sarebbe una profonda divergenza d’idee tra il gruppo Pisacane e la corrente che fa capo al leader campano Ciriaco De Mita. Il passaggio di Pisacane al Pd porterebbe delle ripercussioni anche all’interno del Consiglio regionale e della giunta agerolese. A seguire le sue orme infatti potrebbero essere la moglie Annalisa Vessella, eletta a palazzo Santa Lucia con l’Udc e passata da qualche giorno al Gruppo Misto, e la maggior parte dei componenti della giunta agerolese. Tra questi, l’assessore al Turismo Gennaro Fusco e Matteo Florio, delegato all’Istruzione. Il passaggio di Pisacane al Pd rimescolerebbe inoltre le carte in vista dell’appuntamento con le Comunali del 2011. Il deputato potrebbe infatti lasciare la fascia tricolore e puntare su Tommaso Cuomo, ex sindaco di Rifondazione Comunista oggi anch’egli tesserato del Pd. Un accordo che si preannuncia difficile, visti i precedenti non proprio amichevoli tra i due politici, ma non impossibile alla luce delle ultime novità politiche provenienti dal piccolo centro dei Lattari. Per quanto riguarda il centrodestra invece, in queste ore si sta facendo strada l’ipotesi di Antonio Milo, deputato in quota Noi Sud. Nel caso in cui Milo dovesse accettare la candidatura a sindaco, sarebbero disposti a fare un passo indietro Paolo Avitabile (ex assessore della giunta Pisacane e oggi consigliere di maggioranza) e Catello Di Capua, tra i papabili candidati del centrodestra. (Francesco Fusco il Mattino)
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