“Pur essendo a libro paga del ministero del Turismo, avrebbero svolto attività di partito”. Questo, nero su bianco, il verdetto della Corte dei Conti di Roma che, dopo la denuncia de il Fatto quotidiano, ha aperto un’istruttoria sull’attività del ministro Michela Brambilla e sul ministero del Turismo. L’ipotesi in campo è danno erariale per utilizzo di risorse pubbliche per lo svolgimento di attività diverse da quelle oggetto delle consulenze. Cosa avrebbe fatto il ministro Brambilla? Secondo quanto riportato dal quotidiano il Fatto, avrebbe affidato consulenze per rilanciare l’immagine dell’Italia ad una decina di persone di varia estrazione professionale ma con un minimo comun denominatore: avrebbero lavorato tutti nel settore dello spettacolo nelle televisioni Mediaset e svolto attività presso i Circoli delle libertà di Silvio Berlusconi. "L'indagine risulta avviata sulla base di articoli pubblicati da un quotidiano che vuole discreditare l'azione di governo", ha chiarito il Ministro, che poi ha precisato "che i contenuti di tali articoli sono privi di fondamento e volti a strumentalizzare fatti e circostanze di tutt'altra portata".
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