mercoledì 15 dicembre 2010

Le donne tradiscono Fini

Silvio Berlusconi il giorno dopo aver incassato la fiducia per tre voti alla Camera ribadisce: vado avanti, niente elezioni, ora allargare la maggioranza. Il Premier avrebbe confidato: "Lo dicevo che Fli si spaccava", alludendo al voto a proprio favore delle deputate futuriste Siliquini e Polidori. Conosciamole meglio. La bionda Katia Polidori (foto), dopo il suo no, maturato in una notte di tormenti, ha tenuto subito a negare ogni legame con l’imprenditore Polidori, quello del CEPU: «Per me è più di un cugino ma nessuno della mia famiglia lavora in quell’azienda». Nata a Città di Castello (Perugia) 43 anni fa, è stata eletta alla Camera con il Pdl in Veneto. Imprenditrice, è laureata in economia bancaria, con dottorato di ricerca in scienze della formazione. Titoli che non basteranno a placare l’ira delle migliaia di utenti Facebook che le hanno dedicato una pagina per ricoprirla d’insulti. Quasi nessuno dei quali pubblicabile. Maria Grazia Siliquini, però, ci tiene alle ragioni della coerenza: «Mi hanno chiesto la firma sulla mozione di sfiducia in tre minuti, non si fa così. E poi da settembre non è cambiato nulla rispetto al precedente voto di fiducia». Un biglietto a Fini in mattinata ha formalizzato la sua scelta. Lo specchio, nel quale aveva promesso di riflettersi prima del voto, ha detto no. Torinese, avvocato, è alla sua quinta legislatura. Ora finirà anche lei nel gran calderone del Gruppo Misto.

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